Economia

Mps, Padoan si tira fuori: "Il governo non si è intromesso"

Il ministro vede i vertici del settore bancario, ma smentisce una regia del Tesoro dietro il cambio di ad e presidente di Mps

Mps, Padoan si tira fuori: "Il governo non si è intromesso"

Dal governo "non c'è nessun ruolo intrusivo" su Mps. Lo assicura Pier Carlo Padoan prima del vertice - "informale", precisa il ministro - al Mef con Ignazio Visco, i vertici di Abi, Acri e dei principali gruppi bancari italiani per analizzare gli effetti della crisi Deutsche Bank sul nostro sistema.

"Il Tesoro è il primo azionista di Mps", spiega Padoan a un evento de Il Foglio, "Ma utilizza questa sua posizione in modo soft, con vigile attenzione a quanto la banca fa. Non confondiamo il concetto di tempo con quello di fretta. C'è bisogno di un tempo giusto per mettere a posto un sistema europeo che ha molte fragilità. C'è da parte del management della banca, in collaborazione con operatori finanziari molto qualificati, la messa a punto di un piano che finirà con la ricapitalizzazione nell'ordine di 5 miliardi".

In ogni caso per il ministro non c'è "nessuna urgenza": "È l'occasione per fare il punto formale con le istituzioni più importanti del settore bancario", ha detto, "Se una banca come Deutsche Bank ha qualche problema, ciò ha impatto su sistema europeo e globale. In Italia si dice che ci vuole tempo per risolvere il problema delle sofferenze. Deutsche Bank e altre banche tedesche hanno problemi di altra natura, anche per loro non si deve avere fretta.

Serve un quadro coeso".

Commenti