Economia

Mps, via libera ai Monti-bond

L'assemblea dei soci approva gli aiuti di Stato. L'ad Viola: "Non si tratta di derivati puri, i rischi sono più contenuti". La Fondazione Mps: "Aspettiamo sia fatta chiarezza"

Mps, via libera ai Monti-bond

Assemblea fiume per gli azionisti di Mps, chiamati a votare un aumento di capitale che permetta un piano di salvataggio della banca, mentre il titolo rimbalza in Borsa (+11,36% a 0,259 euro, recuperando parzialmente la perdita di circa il 20% accumulata nelle tre precedenti sedute). Sul titolo scambi da capogiro, quasi 1,42 miliardi di pezzi, pari al 12% circa del capitale. I soci hanno approvato quasi all'unanimità gli aiuti di Stato attraverso la sottoscrizione dei cosiddetti Monti-bond, che porteranno nelle casse dell'istituto 3,9 miliardi.

Primo a prendere la parola è stato il presidente Alessandro Profumo, che smentisce qualsiasi interferenza politica nella gestione dell'istituto: "Chi conosce il sottoscritto e l’ad Fabrizio Viola sa che siamo completamente autonomi", ha detto, aggiungendo che "non è ancora possibile fornire dati puntuali e aggiornati" sui derivati. Profumo non vuol sentire parlare nemmeno di responsabilità personali: "Mi riservo di tutelare la nostra reputazione e onerabilità, nelle sedi competenti se vengono espressi giudizi sulle persone", ha minacciato, "Prego di prestare attenzione a ciò che si dice: nessuno può pensare di venire qua e magari è ripreso in un momento di visibilità pubblica".

"Sono stati tre giorni molto complicati e difficili", gli ha fatto eco l'amministratore delegato della banca, Fabrizio Viola, "soprattutto per i colleghi che lavorano nelle filiali". A pesare, secondo l'ad, è stata anche "l’assoluta amplificazione di quanto successo: le operazioni sono state individuate dalla banca e non saltate fuori per caso". Viola, ricordando che il rinnovamento della direzione finanziaria a giugno ha permesso di "aprire i cassetti", ha assicurato che "la situazione è sotto controllo". Per l'ad, inoltre, "Non si tratta tecnicamente di derivati", ma di contratti "pronti contro termine di lunghissimo termine e quindi il livello di rischio è molto più contenuto dei derivati. Hanno dei problemi, ma per lo meno non si portano dietro quei rischi di variazione dei valori come un derivato puro. È un problema che non abbiamo".

Contestato invece il presidente della Fondazione Mps, Gabriello Mancini, che è stato costretto a interrompere il suo discorso: "Non mi zittate, tanto il mio intervento lo leggo tutto, possiamo stare qui fino a domani, non chiedo approvazione ma solo un pò di educazione, cosa che qui da stamane non c’è stata". Mancini ha poi detto che la Fondazione Mps, primo azionista della banca, "si aspetta che i nuovi strumenti finanziari vengano rimborsati" e che è "determinata ad intraprendere tutte le eventuali azioni, compresa quella di responsabilità che la legge le riserva": "Attendiamo che sia fatta piena chiarezza attraverso le analisi in corso come annunciato da parte di Banca Mps".

Intanto la Banca d'Italia si difende dalle accuse mosse in questi giorni: "Sbaglia chi adombra mancanza di supervisione", ha detto il governatore Ignazio Visco, che ha assicurato "piena collaborazione con la magistratura", ma che non prevede nessuna azione immediata sulla banca, nonostante abbia avviato un'indagine, perché non c’è "alcun dubbio sulla stabilità" dell’istituto senese. "La Banca d’Italia è un organo di vigilanza, non è la polizia delle banche", ha ribadito Visco, "cura la sana e prudente gestione laddove la gestione sembra imprudente interviene. La posizione della Banca d’Italia è quella che bisognerà accertare le eventuali responsabilità individuali". Il governatore ha precisato che da tempo Bankitalia aveva denunciato la necessità di nuovo capitale per l’istituto, che era stato anche sanzionato per "l’inappropriata gestione della liquidità".

Posizione, tra l'altro, apprezzata dal ministro dell'Economia, Vittorio Grilli: "Ribadisco l’assoluta fiducia e stima nella Banca d’Italia di oggi e di ieri. L’unica cosa che mi preme dire è che ho letto interpretazioni in cui alcuni mi attribuiscono critiche sulla autorità di vigilanza. Del resto, come ho detto durante il dibattito sulla qualità del lavoro di vigilanza lo dimostra il fatto che il sistema bancario italiano è stato meno colpito dalla crisi rispetto a quello di altri paesi".

Anche l'Unione europea, però, segue la vicenda: "Siamo in contatto con le autorità italiane sulla situazione del Monte dei Paschi perché abbiamo preso una decisione che approva gli aiuti e aspettiamo un piano di ristrutturazione entro sei mesi sulla base del quale daremo il via libera definitivo al salvataggio", sostiene un portavoce di Bruxelles.

La Commissione ha infatti approvato in via temporanea la ricapitalizzazione del Monte dei Paschi di Siena per 3,9 miliardi il 17 dicembre scorso.

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