Economia

Dalla nascita all'università Il futuro dei nostri figli come scelta d'investimento

Una recente indagine sul risparmio ha evidenziato che il 23% degli intervistati mette da parte i soldi pensando agli studi della prole. Ogni compagnia ha prodotti «ad hoc» che variano dai 5 ai 25 anni

Dai primi passi, fino all'Università arrivando persino al master. Crescono in Italia le assicurazioni a tutela del futuro dei figli. Un trend che surclassa addirittura la storica propensione ad avere una casa di proprietà.

Secondo una recente indagine sul risparmio condotta dal Centro Einaudi con Intesa Sanpaolo, quest'anno, per la prima volta dal 2012, tornano a essere i figli, la priorità nelle scelte di investimento. Se il 48% degli intervistati mette da parte i soldi per i casi sfortunati della vita, oggi il 23% lo fa pensando al futuro dei figli e soltanto il 9% per la casa, in quarta posizione dopo il risparmio per la vecchiaia (19%). Ecco allora che il settore si è messo in moto per proporre le soluzioni più adatte ad ogni esigenza.

Le caratteristiche generali . Ogni compagnia ha prodotti ad hoc con prospetti informativi dedicati da leggere con attenzione. In termini generali però, si versano periodicamente somme di denaro in modo da maturare un capitale nel lungo periodo. La durata di questi prodotti varia dai 5 ai 25 anni. E di solito prevedono garanzie assicurative per la persona che finanzia il piano. In caso di morte o di invalidità permanente del sottoscrittore (genitore o nonno), il beneficiario (figlio o nipote) è esonerato dal pagamento dei premi residui. L'investimento avviene in fondi a gestione separata e prevede un rendimento minimo garantito annuo (in genere del 2%). È, inoltre, possibile scegliere tra il versamento del capitale in un'unica soluzione, sotto forma di rendita o in quote annuali. Il tutto, però, non è senza costi: molta attenzione va riservata alla voce «caricamenti» che possono oscillare dal 3 al 10% del premio versato.

I prodotti . Guardando a qualche caso concreto, Zurich Grandi Passi è la polizza vita per pagare gli studi dei figli o dei nipoti dedicata ai bambini fino a 11 anni di età. La polizza, ha una durata da 7 a 20 anni, può essere sottoscritta da un familiare con un versamento minimo di 1.200 euro l'anno, pagabili in unica soluzione oppure in frazioni mensili, trimestrali o semestrali. Il caricamento o costo commerciale della polizza ammonta al 6% e viene garantito un tasso annuo minimo del 2%. Guardando più in là, la UnipolSai propone Risparmio Giovane: un piano di risparmio che si può attivare fin dalla nascita, garantisce una rivalutazione annua di quanto versato ed un capitale utilizzabile per gli studi universitari o per avviare un'attività lavorativa. Il contratto può essere sottoscritto quando il ragazzo ha un'età compresa tra 0 a 12 anni e scadrà nell'anno solare in cui compirà i 20 anni (durata 8-20 anni). Il capitale è investito nella «Gestione Speciale Gest 1 UnipolSai», e il piano di risparmio viene portato a termine anche nei casi più sfortunati di premorienza o invalidità permanente del familiare assicurato. Inoltre è possibile scegliere, alla scadenza del contratto, se ritirare il capitale maturato in un'unica soluzione o in un secondo momento, fino a 5 anni dopo la scadenza. Previsti bonus a seconda del rendimento scolastico. Il fattore premio (fino al 20%) è previsto anche da Cattolica Assicurazioni nella sua «Domani Grande», soluzione che permette di scegliere tra tre piani di risparmio: università, master e libero. Infine, Cresci Tesoro di Alleanza Assicurazioni varia dai 10 ai 26 anni (durata contratto) per un capitale minino di 1320 euro annuali (per durate dai 10 ai 13 anni) o 720 euro annuali se la durata supera i 14 anni. Il premio massimo previsto in un anno è di 6mila euro. Il finanziamento decade con l'eventuale decesso dell'assicurato. I caricamenti vanno dal 10,5% sui premi costanti al 6% sui versamenti aggiuntivi.

Le oscillazioni dei costi sul premio versato che compaiono sotto la voce «caricamenti»

Il rendimento minimo garantito annuo dell'investimento in fondi a gestione separata

Commenti