Economia

Nel 2016 è previsto uno sgravio fiscale da 430 milioni Si allarga la piattaforma Iep per lo scambio di servizi

«Più soldi a chi contratta su produttività e welfare». È questa una delle novità - lanciata con un tweet dal premier Matteo Renzi con l'approvazione della legge di Stabilità - che dovrebbe permettere al «secondo welfare » di crescere in maniera sostanziosa anche in Italia. Finora infatti a fare la parte del leone sono state soprattutto le aziende. Da Luxottica ad Atm, sono diversi i casi virtuosi nel mondo delle grandi imprese italiane che hanno messo a disposizione dei propri dipendenti questo sistema privato o semi privato, che viaggia in parallelo a quello tradizionale, e offre piani integrativi per la pensione, il sostegno alla salute, il diritto allo studio, e la tutela in caso di perdita del lavoro. Magari destinandovi una quota minima dello stipendio o i premi di produzione.

Una necessità crescente emersa a causa delle insufficienti politiche a sostegno della famiglia, con il taglio al fondo a loro riservato (da un miliardo del 2007 a 45 milioni nel 2014), e in generale, alle scarse politiche socio assistenziali. Siamo infatti ancora distanti dal modello virtuoso di realtà come Germania e Finlandia (dove, per esempio, sono state abbattute le tasse universitarie).

Ecco allora che, nel tempo, il secondo welfare ha iniziato ad essere veicolato attraverso vari soggetti (imprese, società specializzate, assicurazioni, unioni di imprese), e in varie forme. Negli ultimi anni in Italia è stato, ad esempio, il Network Iep - Imprese a fare la parte del leone. Un modello (nato nel 2009) che nel tempo ha visto crescere i protagonisti coinvolgendo migliaia di dipendenti: tra questi, 3 Italia, Aeroporti di Roma, Coop Adriatica, Edison, Intesa Sanpaolo, Lavazza, Mediaset, Michelin, Sanofi, Sea, Skf, Telecom Italia, Tenaris Dalmine, Ubi Banca e Wind. Questo sistema - coordinato da Eudaimon, società operante nel settore del welfare aziendale in Italia - è quello di diffondere il welfare aziendale come leva competitiva per le imprese.

Come? Attraverso una serie di attività: il forum tra le aziende (con il coinvolgimento di altri soggetti quali associazioni, istituzioni, partner internazionali) utile sia per il benchmarking che per la condivisione di attività, servizi, nuove soluzioni, studi e ricerche; l'istituzione di un tavolo di dibattito con il governo centrale (agevolazioni fiscali e contributive); lo sviluppo di soluzioni e servizi interaziendali, veicolati attraverso la Piattaforma «Iep» (portale e help desk informativo). Nello specifico, i nuovi servizi coprono tre aree: Elder care, assistenza ai familiari; Risparmio, agevolazioni d'acquisto su offerte di prodotti e servizi forniti dalle aziende Iep; Employability, sezioni informative (ad esempio Garanzia giovani) e giornate di orientamento allo studio e al lavoro. Un mondo in crescita che ora, grazie alla legge di Stabilità, potrà trovare maggiore sviluppo.

Secondo quanto deciso dal governo, l'incentivo consiste nell'applicazione di un'aliquota ridotta del 10% sulla quota di salario di produttività, di partecipazione agli utili dei lavoratori o di welfare derivante dalla contrattazione aziendale. Il bonus per gli accordi aziendali (produttività e welfare ) sarà utilizzabile per tutti i redditi fino a 50mila euro. Lo sgravio fiscale ha un valore complessivo di 430 milioni nel 2016.

E nei prossimi anni il valore salirà a 589 milioni.

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