Economia

La Nuova 500 sempre più glamour ma «2.0»

Domani, nello stesso giorno dell'anno di nascita (1957) della prima Cinquecento, a Torino verranno tolti i veli alla Nuova Fiat 500, la seconda serie del modello che ha segnato, nel 2007, l'avvio del processo di rinascita del gruppo, ora Fca. La gestazione del modello attuale non è stata facile: il progetto aveva cominciato a prendere forma all'inizio del nuovo Millennio, nel momento peggiore di Fiat, quando gli amministratori delegati si avvicendavano vorticosamente. Il concept «trepiuno» del 2004, dal quale sarebbe nata la nuova 500, era stato fortemente sostenuto da Lapo Elkann, allora operativo nel gruppo, ma soltanto con l'arrivo di Sergio Marchionne alla guida di Fiat venne finalmente finanziato. Per il remake della 500 si era scelto di rileggere la tradizione in chiave moderna, attraverso forme di forte appeal e di indubbio glamour , la formula giusta per conquistare nuovi clienti affini, per gusti automobilistici, a quelli che avevano già decretato il successo della Mini by Bmw. Come per l'anglo-tedesca, anche per Fiat 500 non si è mai trattato di «pescare» nella memoria degli automobilisti a 30 anni dal pensionamento della prima 500 venduta in quasi 4 milioni di pezzi, ma di evocare il meglio del passato con un design retrò abbinato a contenuti tecnologicamente avanzati. Curata nella qualità costruttiva, testimoniata da 1,5 milioni di pezzi venduti in 8 anni, la 500 che sta per essere sostituita ha portato di fatto Fiat nella fascia premium , quella che regge anche nei momenti peggiori di una crisi e che consente margini ben consistenti.

Data l'incertezza che regnava intorno alla 500 del 2007, l'auto sarebbe potuta rimanere - come, per esempio, il New Beetle di Volkswagen - un modello unico, e invece la nuova city-car ha dato il via a una nuova strategia di Fiat articolata in due direzioni: creare una famiglia di modelli, degli spin-off capaci di interpretare in forme diverse lo spirito della capostipite; puntare a una diffusione globale della vettura. Sono così nate, negli anni, la 500 Cabrio, la 500L, la 500L Living e la 500L Trekking; quindi la Abarth e la recentissima 500X. Contemporaneamente, all'impianto polacco di Tychy, dove è costruita la berlina, si sono aggiunti quello serbo di Kragujevac (per la «L») e quello messicano di Toluca dove nascono le 500 destinate al mercato Usa (Fiat, proprio grazie alla 500, vi è tornata dopo più di 30 anni di assenza).

Ultimo tassello, collocato nel mosaico industriale che produce le 500, è la fabbrica di Melfi dove la 500X viene costruita insieme a Jeep Renegade. Cosa ci si può aspettare dalla Nuova Fiat 500 che debutterà domani? Si possono escludere rivoluzioni di design. Piuttosto, si parla di facelift , perché quando il linguaggio stilistico di un remake si è affermato, la prudenza invita a muoversi su dettagli che non alterino il concetto vincente di base. Sicuri, invece, sono gli interventi di carattere hi-tech che rendano Fiat 500 meglio connessa con il mondo esterno di quanto lo è oggi, perché la connettività è ormai divenuto uno dei fattori decisivi per attribuire a un'auto la patente premium .

Dalle 20 alle 24, intanto, nelle concessionarie tutti gli optional delle vetture Fiat in pronta consegna saranno scontati del 50% di sconto.

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