Economia

Occhio alle carte revolving: tassi d'interesse fino al 25%

Per avere 2.000 euro, spendendo circa 12.800 euro in 6 anni, alla fine si pagano più di 17.200 euro. Oltre 4.000 euro di interessi

Occhio alle carte revolving: tassi d'interesse fino al 25%

Carte revolving? Attenzione ai tassi "usurai". Secondo le ultime rilevazioni comunicate dalla Banca D’Italia i tassi soglia su base annua fino a 5 mila euro possono raggiungere il 25,2%, mentre sopra i 5mila euro il 19,25%.  Che le carte revolving fossero uno strumento finanziario di cui diffidare se ne erano rese conto già diverse associazioni non per niente sono nati veri e propri servizi come “S.O.S. carte revolving” di Confconsumatori Brindisi che mirano a tutelare i cittadini dai numerosissimi  episodi di risparmio tradito. Per capire il vortice usuraio dentro al quale si può cadere basti pensare che, ad esempio, per avere a disposizione 2.000 euro, spendendo circa 12.800 euro in 6 anni, alla fine si pagano più di 17.200 euro. Cioè ben 4.000 euro di interessi. In periodo di crisi, in cui i risparmi sembrano essersi ormai volatilizzati queste carte potrebbero sembrare la soluzione ma spesso rischiano di aggravare i problemi economici di chi le possiede. Le carte revolving, infatti,  pur rientrando nella categoria delle carte di credito, hanno delle modalità operative profondamente diverse rispetto a queste ultime. permettono di effettuare acquisti immediatamente e di pagare in rate mensili successive, da qui la denominazione di carte di debito. attraverso cui l’intermediario finanziario fornisce una linea di credito, costituita da una certa somma di denaro messa a disposizione del cliente, utilizzabile sia per i prelievi da sportelli automatici, sia per i pagamenti per l’acquisto di beni presso venditori convenzionati. Il plafond della carta viene poi ricostituito gradualmente, attraverso il pagamento di rate, in genere mensili, che possono essere di importo variabile o fisso. Ma gli interessi su queste rate sono elevatissimi. E non ci sono solo gli interessi. Le finanziarie applicano anche delle penali altissime in caso di ritardato pagamento anche di una sola rata: si può passare, ad esempio, da una rata mensile di 135 euro ad una di 197 euro. Ad aumentare il costo del credito, inoltre, contribuiscono anche le assicurazioni, la cui funzione è la copertura del debito nel caso si verificassero eventi che rendessero difficoltoso, se non impossibile il pagamento, e che a volte i clienti stipulano inconsapevolmente.

Spesso, poi le assicurazioni si rifiutano di liquidare l’importo della polizza, anche se il cliente ne avrebbe tutto il diritto, adducendo motivi generici. Gli intermediari sono obbligati a fornire tutte le informazioni sul contratto, in maniera chiara e trasparente, anche in relazione al costo complessivo del credito per il cliente e alle condizioni delle polizze assicurative, eventualmente abbinate, prima della firma del contratto.

L’associazione europea consumatori ha recentemente rilasciato un comunicato nel quale invita i consumatori ad evitare di sottoscrivere carte revolving.

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