Economia

Piersilvio Berlusconi avvisa: "Mediaset razionalizza i costi ma non taglia i dipendenti"

Il piano di tagli da 250 milioni annui iniziato nell’ultimo trimestre 2011. Il vicepresidente: "Possiamo frenare il turnover, ma i dipendenti non li tocchiamo"

Piersilvio Berlusconi avvisa: "Mediaset razionalizza i costi ma non taglia i dipendenti"

La crisi economica colpisce anche la televisione. All'orizzonte sono previsti tagli. Ma Mediaset assicura che saranno preservati tutti i posti di lavoro. A ribadirlo è stato proprio Piersilvio Berlusconi, vicepresidente esecutivo del colosso di Cologno Monzese: "Il gruppo non ha in programma tagli di personale: razionalizziamo e possiamo frenare il turnover, ma i dipendenti non li tocchiamo". Proprio per questo Mediaset agirà sui costi: già quest'anno il Biscione avrà un calo delle spese televisive tra il 4 e il 5 per cento.

I primi effetti del piano di taglio dei costi da 250 milioni di euro annui entro il 2014 si sono già visti nell’ultimo trimestre del 2011. Domani Piersilvio Berlusconi incontrerà la comunità finanziaria nella City londinese per presentare i conti approvati ieri. Per quanto riguarda le prospettive di quest'anno, soprattutto per la raccolta pubblicitaria, il vice presidente non fa previsioni. Intervistato dall’Ansa all’uscita dall’incontro con gli analisti finanziari, Berlusconi ha spiegato che "gli acquisti da parte degli inserzionisti non avvengono mesi prima con campagne ampiamente programmate, ma nel giro di poche settimane". Per Mediaset il 2012 dovrebbe essere un anno ancora piuttosto difficile, ma il vicepresidente si è detto fiducioso perché il gruppo è diventato "un network completo, con un avvio di presenza su Internet grazie al progetto all news, un’integrazione tra televisione e il web che intendiamo rafforzare anche con nuovi progetti".

Il dividendo di Mediaset è stato ridotto. "Abbiamo sempre avuto una gestione prudente e vogliamo mantenerla", ha assicurato Piersilvio Berlusconi spiegando la proposta del Cda all’assemblea di una cedola che scende dai 0,35 euro dell’anno precedente ai 0,10 euro del 2011. "Le risorse vanno a rafforzare la patrimonialità del gruppo e, se ci saranno opportunità, potrebbero anche servire per nuovi investimenti", ha aggiunto il vice presidente esecutivo di Mediaset ammettendo che la crisi economica ha colto il gruppo in un momento di investimento, di espansione. Ma Berlusconi ha insistito perché l’efficienza e la solidità dei conti siano al centro del lavoro. Compresa Mediaset Premium, per la quale è stato rinviato di un paio d’anni l’obiettivo di pareggio di bilancio.

"Sui conti - ha concluso - pesano i carissimi rinnovi dei diritti per il calcio, ma i ricavi da attività caratteristica, cioè vendita di carte, ricariche, abbonamenti e raccolta pubblicitaria, hanno raggiunto i 615 milioni, con una crescita del 14%: è un business al quale crediamo fermamente".

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