Politica economica

Preparatevi alla stangata di Natale: quanto costerà fare la spesa

L'ombra della "stangata di Natale" ha già iniziato a spaventare i cittadini. I prezzi di panettoni, torroni e pandori sono aumentati. Ecco che cosa ci aspetta nelle prossime settimane

Preparatevi alla stangata di Natale: quanto costerà fare la spesa

I prezzi delle materie prime alle stelle, l'aumento delle bollette e, ad aggravare ulteriormente l'economia dell'Eurozona, le molteplici tensioni geopolitiche e la guerra in Ucraina che non accenna a fermarsi. Il risultato di tutto questo coincide con rincari di fuoco, visibili non solo nell'erogazione dei servizi, ma anche nell'acquisto di normali prodotti di consumo. Fare la spesa nei supermercati è, banalmente, diventato più caro. Con aumenti, in certi casi, che hanno raggiunto il 40%. Im tutto ciò il Natale si avvicina e, in vista di un periodo che dovrebbe dare ossigeno all'economia, gli scenari non sembrano essere particolarmente idilliaci.

La stangata di Natale

L'ombra della cosiddetta "stangata di Natale" ha già iniziato a spaventare i cittadini. Come ha sottolineato il quotidiano Il Messaggero, i primi ordini per il cenone di Natale sono già partiti. E, calendario alla mano, sono partiti con oltre due mesi di anticipo. L'obiettivo: acquistare parte del necessario cercando così di abbattere i costi. Anche perché Fiepet Confesercenti ha stimato aumenti compresi tra il 25 e il 40%.

I fornai e gli artigiani, spiegano dall'associazione di categoria, sono costretti a fronteggiare gli aumenti legati alla produzione. Ecco che gli italiani dovranno fare i conti con aumenti riguardanti panettoni, dolci, pandori, ma anche vini e spumanti. Ovvero: tutti prodotti legati a doppia mandata al cenone di Natale e alle sempre più imminenti festività natalizie.

Aumenti e rincari

Con il Natale dietro l'angolo, dunque, quali sono i rincari più pesanti? A Roma, i prodotti meno economici hanno subito un aumento di quasi il 30% rispetto al 2021. Nello specifico, i panettoni hanno un costo di quattro, alcune volte cinque, volte superiore di un anno fa. Un pandoro da un chilo, scontato e senza marchio, si aggira intorno ai 4,99 euro, a fronte del prezzo pre sconto di 6,50 euro. Mezzo chilo di panettone raggiunge invece i 2,49 euro, ridotto dai 3,30. Il discorso cambia se accendiamo i riflettori sui prodotti di marca. Un pandoro da 750 grammi Tre Marie costa 14,99 euro, con il prezzo originale a 19.

In altri supermercati della capitale italiana la situazione è simile. In generale, in ogni caso, assistiamo ad un fenomeno curioso. Accanto a dolci e dolciumi di Halloween troviamo tutto l'armamentario per il Natale. E dunque, accanto alle zucche arancioni di cioccolata, figurano già panettoni, pandori e torroni.

Nel frattempo Cia-Agricoltori Italiani, in vista della Giornata mondiale dell'Alimentazione dello scorso 16 ottobre, è stata chiara: se le bollette e i costi produttivi continueranno a salire, chiuderanno i battenti migliaia di aziende agricole con seri rischi per l'approvvigionamento di cibo.

Per Cia servono subito interventi strutturali per invertire la rotta e mettere al riparo il settore primario, visto che i prezzi dei beni alimentari cresciuti dell'11,5% sullo scaffale del supermercato, senza tra l'altro alcun vantaggio per gli agricoltori, stanno erodendo sempre di più il potere d'acquisto delle famiglie italiane.

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