Politica economica

Privatizzare senza se e senza ma

La politica nostrana e non certo da oggi mantiene verso il verbo "privatizzare" un'idiosincrasia di fondo

Privatizzare senza se e senza ma

Ascolta ora: "Privatizzare senza se e senza ma"

Privatizzare senza se e senza ma

00:00 / 00:00
100 %

La politica nostrana e non certo da oggi mantiene verso il verbo «privatizzare» un'idiosincrasia di fondo. Si tratta di un'ostilità di natura ideologica; di un'avversione miope rispetto alla cultura liberale. In sintesi: genuflessi al mantra dello Stato imprenditore, pollice verso le dinamiche proprie della libertà di mercato, del protagonismo dei soggetti privati. La storia è nota: i tiepidi tentativi del passato di privatizzare e liberalizzare non hanno sortito risultati confortanti. Proprio perché zoppicanti in partenza, lo Stato non vuole mollare l'osso.

Ed è così che se qualche ministro nella fattispecie la coppia Giorgetti & Tajani avanza la possibilità di un qualche disinvestimento del pubblico, apriti cielo! Non sia mai che ciò avvenga, che lo Stato faccia un passo indietro uscendo da realtà partecipate. In questo Paese che ha tante virtù, permane in buonissima salute il vizio di considerare un pericolo il libero mercato. Quel che altrove è normale qui non lo è. Non si vuole comprendere che è sconveniente per il pubblico mettersi sempre e comunque di traverso alla logica di favorire finalmente la navigazione delle navi - impresa nel mare aperto del mercato (il ministro Tajani non ha parlato forse dell'opportunità di privatizzare i nostri porti?). Lo dico in modo schietto: privatizzare tutto sarebbe la soluzione più efficace.

È comprensibile che lo Stato mantenga il controllo diretto di quelle imprese che si definiscono strategiche. Ma quante sono? Poche. Per il resto del vasto e costoso network (leggi alla voce conti in rosso e spesso fuori controllo) occorre intervenire con decisione. Con un'iniziativa liberale che, in nome della concorrenza, affossi una volta per tutte la fallace visione monopolistica. Dunque, lo Stato venda, ma lo faccia bene (come dimenticare il "pasticciaccio" della vicenda Autostrade per l'Italia - Benetton!).

Non solo per necessità, per le falle vistose di finanza pubblica, ma perché uno Stato leggero funziona meglio.

Commenti