Economia

Processo Mps, tremila soci saranno parte civile contro ex vertici Viola e Profumo

Processo Mps, tremila soci saranno parte civile contro   ex vertici Viola e Profumo

Un esercito di vittime bussa alle porte di Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, ex vertici del Monte dei Paschi di Siena, accusati di aggiotaggio e falso in bilancio. Con il risultato che ieri, alla prima udienza del processo milanese, i difensori dei due banchieri chiedono e ottengono un lungo rinvio per poter esaminare una per una le tremila richieste di costituzione di parte civile avanzate nei loro confronti. Si tratta prevalentemente di piccoli azionisti pesantemente colpiti dagli effetti delle operazioni sui derivati compiuti da Mps nell'ultima fase della gestione di Giuseppe Mussari e di cui ora devono rispondere anche i suoi successori, l'ex presidente Profumo e l'ex ad Viola.

Della corresponsabilità di Profumo e Viola nei reati contestati a Mussari, la Procura di Milano non era affatto convinta, tanto che aveva chiesto l'archiviazione dell'indagine a carico dei due, andando a sbattere contro il parere contrario del giudice preliminare. Imputazione coatta e rinvio a giudizio, quindi, con questo processo bis che si va ad aggiungere a quello già in corso da tempo, sempre a Milano, a carico di Mussari e di altri dieci imputati, oltre a Deutsche Bank e alla giapponese Nomura. Al centro, le operazioni sui derivati «Santorini» e «Alexandria» con le quali sarebbero stati occultati buchi nei bilanci dell'istituto di Rocca Salimbeni per circa due miliardi di euro.

Anche dopo essere stati rinviati a giudizio, Profumo e Viola hanno ricevuto un trattamento diverso da quello riservato a Mussari e ai suoi collaboratori. Nei loro confronti, infatti, non si sono costituiti parte civile né Consob, né Bankitalia, né la nuova dirigenza di Mps, il cui consiglio d'amministrazione ha spiegato che la vicenda Santorini-Alexandria, dopo le transazioni con Nomura e Deutsche Bank, «non ha riflessi attuali sui bilanci della banca».

A testa bassa contro Profumo e Viola sono partiti, invece, i piccoli azionisti, a piccoli gruppi o sotto l'egida di diverse associazioni dei consumatori: intendono chiedere i danni, oltre ai tre imputati fisici (insieme a Profumo e Viola c'è l'ex presidente del collegio sindacale, Paolo Salvadori) anche alla stessa Mps, che in questo filone è imputata come persona giuridica nella persone di Alessandro Falciai, fino al dicembre scorso presidente della storica banca senese.

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