Economia

Il Qe di Draghi sfonda la quota dei mille miliardi

Il traguardo è storico, anche se faceva parte degli obiettivi: la Bce ha superato la soglia dei 1.000 miliardi di euro di bond sovrani acquistati nell'ambito del quantitative easing. Nonostante lo shopping sia andato un po' a rilento nel mese di agosto, con un controvalore di 60,498 miliardi contro gli 80,586 di luglio, l'istituto guidato da Mario Draghi mantiene il passo di marcia prestabilito nel tentativo di scongiurare i rischi di deflazione e di rinvigorire una crescita anemica. Essendo ancora particolarmente delicati questi due fronti, alcuni analisti mettono in conto la possibilità che nella riunione di giovedì prossimo la banca centrale annunci un'estensione del Qe oltre l'attuale data di scadenza fissata a marzo 2017. Draghi, d'altra parte, non ha mai nascosto la possibilità di allungarne la durata nel caso i prezzi non fossero risaliti in prossimità del target del 2%. Un livello ancora molto distante nell'eurozona, dove i prezzi hanno fatto registrare questo mese una crescita dello 0,2% su base annua. E anche la ripresa continua a mostrare segni di debolezza, come ammesso qualche giorno fa da uno dei esponenti del board, Yves Mersch, che ha parlato di «crescita insoddisfacente» e di «disoccupazione troppo alta».

Le nuove previsioni economiche che la Bce diffonderà sempre giovedì prossimo avranno probabilmente un peso nella scelte che Draghi e il consiglio dovranno fare. Così come non è da escludere che le decisioni sull'allargamento del piano di acquisto titoli siano in qualche modo condizionate dalla Brexit che, come ha ammesso da poco il Fondo monetario internazionale, non si è tradotta nel paventato bagno di sangue sui mercati. Draghi potrebbe inoltre essere indotto a rinviare eventuali aggiustamenti del Qe per vedere come si comporterà la Fed Usa, che a fine mese sarà chiamata a sciogliere il dilemma se alzare o meno i tassi d'interesse. In ogni caso, la conferenza stampa successiva alla riunione del board potrebbe fornire a Draghi l'occasione per replicare ai più recenti attacchi tedeschi alla politica dei tassi negativi.

RPar

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