Economia

Recchi assicura: «Vivendi non domina Telecom»

Telecom convoca per domani a Milano il consiglio di amministrazione con all'ordine del giorno l'integrazione per l'assemblea prevista per il 15 dicembre delle richieste dell'azionista Vivendi (20%) che ha chiesto 4 posti in cda. Ieri, intanto, in una audizione in tarda serata presso la commissione Industria al Senato l'ad Marco Patuano e il presidente Giuseppe Recchi non hanno risparmiato particolari sui nuovi assetti azionari di Telecom e sullo sviluppo della rete a banda ultralarga che tanto interessa il Governo. Sul primo punto il presidente Recchi ha tenuto a puntualizzare, come del resto previsto, che anche se «Vivendi detiene una quota rilevante di Telecom questo non implica necessariamente che possa esercitare una influenza dominante». Recchi ha quindi aggiunto che «Vivendi non è l'unico azionista di Telecom, che risponde ad una pluralità di soggetti: dai grandi fondi ai piccoli azionisti». E proprio a tutela di questi ultimi opererà il consiglio di amministrazione. «A maggior tutela di questi ultimi - ha proseguito Recchi- depone il fatto che il nostro cda è composto in prevalenza da amministratori indipendenti». Quanto alla rete Recchi ha spiegato che la società è aperta «a progetti industriali che possano accelerare le infrastrutture in fibra».Nel suo intervento Marco Patuano, dopo aver fornito alcuni numeri sui progressi della rete ad alta velocità, ha specificato che «se venisse confermato che Enel può costruire la rete a prezzi inferiori ai nostri la decisione razionale è quella di andare a comprare, non di ostinarsi a fare qualcosa di diverso». Insomma nessuna preclusione ad andare ad usare la rete che Enel ha intenzione di costruire nelle aree rurali e per così dire, a fallimento di mercato, pagando il corrispettivo per l'uso delle infrastrutture. Telecom ha comunque specificato di aver stanziato 10 miliardi di investimento nel triennio per la realizzazione di infrastutture. Inoltre, quando il 7 dicembre prossimo, ci sarà la riunione al Mise degli operatori che hanno partecipato ai bandi per la banda ultralarga, Telecom, ha spiegato Patuano «non solo confermerà i piani detti, ma amplierà le aree che coprirà con risorse private». E dato che il lavoro è in corso Patuano non è stato in grado di fornire cifre precise ma si è detto sicuro «che le aree di copertura autonoma saranno più numerose di alcuni punti percentuali rispetto a quelle precedentemente indicate».

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