Economia

Recordati fa shopping Colpo da 130 milioni

Il gruppo acquista Italchimici per spingere la crescita Il presidente: «Siamo complementari, portafoglio più forte»

Maddalena Camera

Recordati cresce e compra Italchimici per 130 milioni dai fondi Progressio e Idea Capital e dai manager della società stessa. Italchimici, che vanta 40 anni di storia e un fatturato 2015 da 46 milioni di euro, offre soluzioni terapeutiche principalmente nelle aree della gastroenterologia e delle patologie respiratorie con un portafoglio di prodotti come il Reuflor, Peridon, Lacdigest.

Per Recordati che nel 2015 ha visto ricavi in aumento del 6% a oltre un miliardo, l'acquisizione è un tassello del suo piano triennale che prevede una crescita organica della società anche tramite acquisizioni. Quella di Italchimici sarà interamente finanziata con la liquidità disponibile. Inoltre, secondo una nota, la firma e il closing della transazione sono avvenuti contestualmente.

«Questa acquisizione - ha spiegato Giovanni Recordati, presidente e amministratore delegato - rappresenta un'ottima opportunità per accelerare la crescita del gruppo, e in particolare nel mercato italiano, con un interessante portafoglio di prodotti affermati con importanti quote di mercato. Stiamo sviluppando una crescente presenza nell'area della gastroenterologia e i consolidati marchi Italchimici, molto apprezzati in ambito medico sanitario, rappresentano un valido complemento al nostro portafoglio».

Recordati - fondata nel 1926 e quotata alla Borsa di Milano nel 1984 - sviluppa, produce e commercializza prodotti farmaceutici o di chimica farmaceutica. Il gruppo ha sede a Milano, e attività operative nei principali Paesi europei, in Russia e negli altri Paesi del Centro ed Est Europa, in Turchia e negli Stati Uniti. Il 96,4% del fatturato è dato dal settore farmaceutico, mentre il restante 3,6% dal settore chimico.

Il sito produttivo più importante è quello di Milano, che sforna 50 milioni di confezioni di farmaci l'anno. In tutto ha 3.300 dipendenti di cui quasi la metà costituiscono la rete degli informatori scientifici del farmaco, mentre 150 sono impiegati in ricerca e sviluppo. Per il 2016 il gruppo farmaceutico prevede di realizzare ricavi compresi tra 1,07 e 1,1 miliardi, un utile operativo da 290 a 300 milioni e un utile netto da 205 a 215 milioni. Nel 2015 il debito era in diminuzione di 97,3 milioni ed era pari a 88,7 milioni.

Ieri in Piazza Affari (-1,4% l'indice) il titolo Recordati aveva aggiornato i massimi storici a 26,83 euro, per chiudere poi in leggero rialzo: +0,3 per cento.

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