Politica economica

A ruba l'Etf sul Bitcoin scattano le criptovalute

Nella prima mezz'ora scambi per 1,2 miliardi. Ora si scommette su altri fondi specializzati

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Il giorno seguente all'ok della Sec ai primi fondi quotati sui bitcoin, le criptovalute sono in festa. Gli investitori sono accorsi in massa e, nella sola prima mezz'ora di contrattazioni, si è registrato un flusso di 1,2 miliardi di dollari sugli undici Etf approvati ieri dalla Consob americana. Il Bitcoin ieri è salito ai massimi dal dicembre del 2021, arrivando fino a quota 49mila dollari. E ha di fatto contagiato altre valute digitali: Ethereum, la seconda per capitalizzazione a livello mondiale, è balzata (al momento in cui si scrive) di oltre il 7% a 2.607 dollari. Il motivo è che ora il mercato sta prezzando la prospettiva di un futuro via libera agli Etf proprio sull'Ethereum. Ma volano anche Xrp (+5,6%), Litecoin (+6,4%), Monero (+2,3%) e Cardano (+13%).

La luce verde della Sec agli Etf sui bitcoin, fondi d'investimento quotati che replicano l'andamento della criptovaluta, è un passaggio epocale. Ora i bitcoin trovano una legittimità che non hanno mai avuto e, chi vorrà investirci, avrà a disposizione uno strumento che potrà vendere o acquistare come azioni e obbligazioni. Anche per Yoni Assia, ceo e co-fondatore della piattaforma di trading eToro, «si tratta di un momento spartiacque» perché «il bitcoin è cresciuto come asset class tra gli investitori al dettaglio», mentre «gli investitori istituzionali sono rimasti per lo più in disparte in attesa che i binari della finanza tradizionale venissero messi a punto».

Adesso questo binario c'è anche se le parole dello stesso presidente della Sec, Gary Gensler, fanno capire che non tutte le diffidenze sono superate: «Il Bitcoin è un asset speculativo e volatile, usato per attività illecite come il finanziamento al terrorismo, l'evasione delle sanzioni e il riciclaggio».

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