Economia

San Donato pensa alla Borsa schierando i banchieri in cda

Il gruppo ospedaliero della famiglia Rotelli ingaggia Ghizzoni e Papa (ex Unicredit) e Terzi (ex McKinsey)

San Donato pensa alla Borsa schierando i banchieri in cda

La sanità privata è il nuovo buen retiro di banchieri, top manager della finanza e ora anche ex ministri. Quelli che un tempo avrebbero messo a frutto esperienza e relazioni ad alto livello per sedersi nei cda di banche e giornali, ora scommettono sul business delle strutture d'eccellenza dai bilanci in gran spolvero. Basta scorrere l'elenco dei nomi del nuovo governo societario del gruppo San Donato della famiglia Rotelli che gestisce 19 ospedali tra cui il Policlinico San Donato, l'Istituto Ortopedico Galeazzi e il San Raffaele.

L'attuale presidente, Paolo Rotelli, 30 anni, ha ceduto la carica di presidente della capofila Policlinico San Donato all'ex ministro degli Esteri, Angelino Alfano, che dopo aver lasciato la politica è tornato al lavoro di avvocato diventando superconsulente dello studio BonelliErede. Il primogenito di Giuseppe Rotelli, scomparso nel 2013, mantiene la vicepresidenza con Kamel Gribi, presidente del gruppo San Donato Middle East.

L'obiettivo della nuova governance è «far entrare figure altamente qualificate per le sfide future» in vista di un'espansione fuori dai confini nazionali e di una possibile quotazione in Borsa. «Non escludiamo alcuna possibilità, purché ci consenta di crescere», ha detto ieri Rotelli. Dunque il profilo di Alfano (con all'attivo quattro incarichi di ministro, Giustizia nel governo Berlusconi IV, Interno con l'esecutivo Letta, di cui era pure vicepresidente del Consiglio, Interno con l'ex premier Matteo Renzi e, infine, Esteri con Paolo Gentiloni), che ha relazioni internazionali ed esperienza giuridica, è stato ritenuto il più adatto. Ma tra i nuovi innesti spuntano altri volti noti della finanza: entra nel cda l'ex ad di Unicredit, Federico Ghizzoni che oggi presiede Rotschild Italia. Banca d'investimento guidata nel nostro Paese da Alessandro Daffina, che è stato confermato nel board del San Raffaele insieme al presidente, anch'egli banchiere, Enrico Tommaso Cucchiani, ex ad di Intesa Sanpaolo. Mentre il nuovo presidente della Casa di Cura La Madonnina è Gianni Franco Papa, ex direttore generale di Unicredit da cui è uscito lo scorso giugno dopo il rimpasto messo a punto dall'ad Jean Pierre Mustier.

La rosa degli ingressi di peso non finisce qui. New entry nel Consiglio del San Raffaele, è l'ex McKinsey Vittorio Terzi, fondatore della società Terzi&Partners e past president dell'American Chamber of Commerce in Italia. Ernesto Maria Ruffini, ex direttore dell'Agenzia delle Entrate nonché ex ad di Equitalia, è stato invece scelto per presiedere la controllata Gsd Sistemi e Servizi e l'ex presidente e ad di Ntv-Italo, Andrea Faragalli entra nel Consiglio dell'Istituto Ortopedico Galeazzi. Per quanto riguarda le altre poltrone, nel cda della capofila sono confermati Marco Rotelli (fratello minore di Paolo), che lascia la carica di vice presidente per quella di consigliere di amministrazione, Nicola Grigoletto, Vittorio Emanuele Falsitta e Francesco Galli in qualità di amministratore delegato. Per il Galeazzi (destinato a risorgere al Mind, l'ex area Expo), Roberto Poli lascia la presidenza, pur rimanendo consigliere, a Patrizia Polliotto. Il gruppo San Donato ha chiuso il 2018 con un fatturato di 1,65 miliardi, assiste ogni anni 4,7 milioni di malati e può contare su 5.532 posti letto e 5.361 medici. Per il futuro, la famiglia è pronta a trasformarlo in una vera public company valutando anche l'opportunità di quotare in Borsa una parte del capitale. L'obiettivo del piano triennale è trovare partner finanziari con i quali poi procedere all'ampliamento delle attività sanitarie.

Con l'aiuto di una squadra di ex banchieri e di un ex pluriministro.

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