Economia

Si muove la macchina del Fisco: arruolati 4mila funzionari

L'AdE rafforza la lotta all'evasione: cosa cambia

Si muove la macchina del Fisco: arruolati 4mila funzionari

È tutto pronto per mettere in moto le procedure concorsuali finalizzate all’assunzione di 4mila nuovi funzionari dell’Agenzia delle entrate. L’obiettivo è rafforzare la lotta contro l’evasione fiscale. Il piano occupazionale è stato già presentato alle organizzazioni sindacali, ma si tratta solamente di un inizio, dato che, a regime, dovrebbero essere impiegati ben 44mila tra dirigenti e funzionari. Alla data di novembre 2021 l’organico è di poco inferiore alle 30mila unità, quindi mancano all’appello 14.469 posizioni, che restano ancora aperte.

L’Agenzia delle entrate è sotto organico

Già è stato segnalato più volte che il numero di dipendenti a tempo indeterminato dell’Agenzia delle entrate non è sufficiente per contrastare il diffuso fenomeno dell’evasione fiscale ed è per questo che, con i soldi recuperati dalle cessazioni di personale negli anni 2020 e 2021, si ha l’esigenza di indire nuovi bandi di concorso. Si dovranno assumere, per la precisione, 4.144 funzionari tributari, di cui 570 da assegnare alle attività relative alla gestione dei registri immobiliari, di 130 funzionari tecnici e 600 assistenti tecnici.

I sindacati non sono soddisfatti

I numeri previsti dai bandi non fanno felici le organizzazioni sindacali. “Purtroppo – ha dichiarato al quotidiano economico Italia Oggi il coordinatore di Flp, Vincenzo Patricelli – questo documento è poco più che un esercizio burocratico. Si continua a nascondere la polvere sotto il tappeto e cioè che governo e agenzia sono inadempienti nei confronti del Paese. Non si fa lotta all'evasione né si forniscono servizi efficienti senza personale, diminuito del 25% in quattro anni senza che nel Pnrr ci sia un solo euro di investimenti sul fisco”.

Un nuovo organismo

Dal prossimo primo luglio, intanto, ci sarà un nuovo organismo: la direzione centrale servizi istituzionali e di riscossione, che fungerà da cuscinetto tra l’Ader e l’Agenzia delle entrate.

La struttura si dovrà occupare, in particolare, dei rapporti con gli enti esterni per l'acquisizione e la fornitura di servizi e per le esigenze di cooperazione istituzionale.

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