Economia

LO SPREAD FA PAURA

La crisi della Grecia si abbatte sul continente. Spread Bund-Btp ha raggiunto quota 457 punti, poi ripiega a 443. Passera: "Euro può reggere anche senza Atene"

LO SPREAD FA PAURA

L'Europa trema. I mercati sono in fibrillazione. Lo spread sale. La crisi della Grecia (che a giugno tornerà ancora una volta al voto) è una tempesta che si abbatte sul continente. E non solo.

La tensione sui titoli di Stato è alta. Lo spread tra Btp a 10 anni e il suo omologo Bund tedesco dopo essere partito intorno ai 445 punti ha raggiunto quota 457 sulla piattaforma Bloomberg con un rendimento superiore al 6% , mentre ha toccato i 471 punti su quella Reuters con un rendimento del 6,15%. Adesso ha ripiegato a 443 punti.

Il differenziale con i Bonos spagnoli ha sfondato invece quota 500 punti (500,5) con un rendimento al 6,45%, record storico per i titoli di Madrid. E a proposito di Spagna, il premier Mariano Rajoy ha lanciato l'allarme: "Corriamo il rischio di non avere più accesso ai mercati per finanziarsi. Al momento c'è un rischio concreto di essere tagliati fuori dai mercati, oppure dover pagare tassi astronomici".

Partenza in calo per tutte le Borse europee. Londra -1,18%; Parigi -0,89%; Francoforte -1,26%; Madrid -1,70% e Piazza Affari -1,61%.

A tarda mattinata si moderano lievemente le nuove cadute dei mercati in Europa. A Milano il Ftse-Mib lima le perdite al meno 0,47%, Parigi segna un meno 0,36 per cento, Francoforte meno 0,99 per cento, Londra meno 1,05 per cento.

I timori per la tenuta dell'Eurozona si fanno sentire anche sui mercati asiatici e su Tokyo che ha chiuso la seduta in negativo sulla scia delle performance negative di martedì scorso dei mercati europei e Usa. Il Nikkei ha terminato le contrattazioni in flessione dell'1,12% a 8.801 punti, livello minimo registrato in oltre tre mesi. L'Euro è in deciso calo sul dollaro (sotto quota 1,27 dollari) in apertura dei mercati europei.

Intanto, tra gli addetti ai lavori si rafforza la convinzione che Atene esca dall'euro, soprattutto alla luce delle dichiarazioni del ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schauble, il quale ha dichiarato che "non si può rinegoziare il piano di aiuti. E' un programma studiato in modo molto dettagliato".

Dichiarazioni che fanno il paio con quelle del direttore del Fmi, Christine Lagarde, che ieri ha spiegato che "se gli impegni fiscali della Grecia non saranno rispettati, allora si dovranno prendere le opportune contromisure e questo sia in termini di finanziamenti e tempi supplementari che di meccanismi di uscita che nel caso dovrebbero portare a un'uscita ordinata dall'euro".

Commenti