Economia

Spunta una banca che "paga" i clienti per accettare il mutuo

La danese Jyske offre finanziamenti a tasso negativo E Jp Morgan cancella i debiti delle carte dei canadesi

Spunta una banca che "paga" i clienti per accettare il mutuo

Non è vero che le banche hanno come unica bussola della loro attività il profitto a qualunque costo, che siano la personificazione di Zio Paperone, sempre chiuso nel suo deposito a contare le banconote e le monete o a sfrattare Paperino quando non paga l'affitto. Ci sono anche situazioni nelle quali il «miracolo» accade e le banche diventano più «buone» come il vecchio Scrooge del Canto di Natale di Dickens. In Canada e in Danimarca è successo e la realtà ha superato la fantasia del romanziere britannico

Chase Bank, una banca canadese controllata dalla statunitense JpMorgan Chase (il cui ad è la vecchia volpe di Wall street Jamie Dimon) ha ha deciso di chiudere l'attività di vendita di carte di credito nel marzo 2018, ma da circa un anno e mezzo stava recuperando quanto dovuto dai titolari delle carte emesse in collaborazione con Amazon e con la catena di alberghi Marriott. Poi qualche giorno fa, una comunicazione della banca ha lasciato di stucco i clienti canadesi. «Take it as a gift» («Prendetelo come un regalo»), si leggeva nella lettera inviata. La gente, intervistata dai media della British Columbia e del Quebec, non poteva credere ai propri occhi. Debiti fino a 5-6mila dollari canadesi (3.300-4.000 euro) sono stati rimessi da un giorno all'altro.

«Potrò finalmente tornare a fare shopping», ha dichiarato un cliente oberato da oltre 1.500 dollari di sbilancio. La decisione, infatti, è alquanto inusuale a quelle e anche alle nostre latitudini: il gruppo Usa per uscire definitivamente da un mercato poco remunerativo ha preferito condonare il debito senza spendere altre risorse, cedendo crediti anche di piccola entità a una società di recupero.

Discorso diverso per Jyske Bank, terza banca danese per dimensione degli attivi ma prima a offrire al mercato mutui a tassi negativi. L'istituto intende proporre ai propri clienti mutui a 10 anni a tasso fisso negativo per lo 0,5%. La concorrente Nordea Bank (che però ha sede in Finlandia, Paese dell'Eurozona, a differenza della Danimarca) ha intenzione di proporre prestiti per la casa fino a 30 anni con tassi negativi, a differenza dello 0,5% attualmente applicato a prestiti di uguale durata.

Un tasso di interesse del -0,5% significa che i clienti rimborseranno meno dell'importo preso in prestito. Per ogni milione di corone danesi (133mila euro) preso in prestito per comprare casa, se ne restituiranno 995mila. In ogni caso, le spese di erogazione del mutuo non saranno annullate, ma dover restituire una cifra inferiore al prestito è comunque un vantaggio. Tutto ciò è più facile in un Paese nel quale la banca centrale da anni ha fermato i tassi di interesse allo 0,05% e che, soprattutto, ha un rating «AAA» da parte delle principali agenzie di valutazione.

Anche questo aiuta a far accadere i miracoli.

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