Economia

Alle stelle gli utili Apple con l'iPhone e poche tasse

La società di Jobs ha macinato 40 miliardi di profitti con un'aliquota fiscale media solo del 26%: merito dei mercati con basse imposte come l'Irlanda

L'ad di Apple Tim Cook
L'ad di Apple Tim Cook

Apple trionfa negli smartphone, ma perde nei tablet. Questa l'analisi dei conti trimestrali presentati ieri dall'ad Tim Cook. Nel dettaglio, grazie all'uscita del nuovo modello 6, la società è riuscita a piazzare in 3 mesi 39,3 milioni di iPhone, il 16% in più rispetto all'anno scorso e oltre le attese degli analisti che scommettevano su 38 milioni. I Mac venduti sono stati 5,52 milioni ma gli iPad solo 12,3 milioni, sotto le attese degli analisti. Sul fronte dei conti le cose sono andate benissimo, anche rispetto ai concorrenti più temibili come Samsung. Il fatturato è volato nei tre mesi a 42 miliardi di dollari con utili per 8,5 miliardi. Il che porta il bottino annuale del 2014 a 182,7 miliardi di fatturato con 39,5 milioni di utili.

E la ciliegina sulla torta è l'aliquota fiscale, che Apple pubblica insieme ai conti, che è intorno al 26,5%. Ossia di 10 punti inferiore alla tassa Usa sulle società, che è comunque contenuta rispetto a quanto si paga in Italia e ammonta al 35%. Alla fine il conto è meno salato perchè Apple, oltre che negli smartphone, è bravissima a negoziare le aliquote fiscali con Paesi fuori dagli Stati Uniti, vedi Irlanda, dove paga tasse infinitamente meno elevate (circa il 2%), che fanno decrescere l'aliquota totale. Il risultato sono utili straordinari che Apple usa per fare acquisizioni. Anche quest'anno ha comperato circa 37 società, alcune delle quali sono rimaste top secret . Non c'è dubbio comunque che la gallina dalle uova d'ora sia l'iPhone, lo smartphone più costoso del globo che si vende come se fosse un panino al prosciutto. Da solo, totalizza 23,7 miliardi di fatturato, il 56% del totale. Pare inoltre che ogni quattro iPhone venduti, uno sia un iPhone 6 plus, il che significa che molti utenti hanno apprezzato il fatto che Apple abbia modificato le dimensioni del «melafonino».

Inoltre, con il Natale in arrivo è facile prevedere che fra tre mesi ci sarà un nuovo record: le previsioni di Apple parlano, per i prossimi tre mesi, di un fatturato compreso tra i 63,5 e i 66,5 miliardi di dollari, numeri impensabili anche solo cinque anni fa. Le cose non vanno tanto bene invece per l'iPad. Il tablet di Cupertino, il primo ad approdare sul mercato, ha venduto «solo» 12,3 milioni di pezzi. Il 13% in meno rispetto allo scorso anno, e in calo del 7% anche rispetto al trimestre precedente. Per gli analisti comunque i cosidetti «phablet», prodotti a metà tra smartphone e tablet (come può essere anche l'iPhone 6 Plus) cannibalizzano i tablet di maggiori dimensioni. L'Europa, nonostante il periodo di crisi, rimane pur sempre il secondo mercato di Apple (dopo gli Usa) con 9,5 miliardi di dollari di fatturato e una crescita del 19% rispetto al 2013. Soddisfatto il direttore finanziario, l'italiano Luca Maestri. «L'utile per azione è cresciuto del 20% mentre il cash flow ha raggiunto il record di 13,3 miliardi di dollari».

In Borsa il titolo cresce:+2,4%.

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