Economia

Ecco per chi non vale l’austerity dei termosifoni

Grazie al decreto firmato dal MiTe, secondo l'Enea, si dovrebbero risparmiare all'incirca 2,7 miliardi di metri cubi di gas

Ecco per chi non vale l’austerity dei termosifoni

Stando a quanto previsto dal piano di riduzione del consumo di gas naturale programmato dal ministero della Transizione ecologica, la data di accensione dei termosifoni sul territorio nazionale sarà posticipata di 8 giorni rispetto al tradizionale calendario, così come verrà anticipata di 7 giorni quella del loro spegnimento. A parte suddette misure, inoltre, la temperatura sarà ridotta di un grado centigrado e al tempo di riscaldamento degli ambienti interni verrà sottratta un'ora ogni giorno. Con questi accorgimenti, almeno secondo le stime di Enea, si dovrebbero risparmiare all'incirca 2,7 miliardi di metri cubi di gas.

Le eccezioni

Tali limitazioni relative al prossimo inverno, tuttavia, non verranno applicate in modo indiscriminato per ogni categoria di edificio. A indicare le eccezioni è lo stesso ministero della Transizione ecologica, che ha chiarito ogni dubbio a riguardo all'interno del decreto in cui sono esposte le norme relative all'inverno 2022/2023.

Il posticipo di 8 giorni della data di accensione dei termosifoni, l'anticipo di sette per il loro spegnimento e l'ora in meno di riscaldamento giornaliero non si applicheranno agli asili nido, alle scuole materne, agli ospedali, alle cliniche, alle case di cura, agli edifici adibiti a ricovero/cura di minori o anziani e a tutte quelle strutture protette destinate all'assistenza e al recupero di tossico-dipendenti o altri soggetti affidati ai servizi sociali pubblici. Suddetta esenzione riguarderà, inoltre, piscine, saune e sedi delle rappresentanze diplomatiche e di organizzazioni internazionali che non siano collocate in stabili condominiali. Risultano esclusi anche tutti quegli edifici che ospitano attività industriali e artigianali per esigenze tecnologiche o di produzione.

Per chi è previsto un grado in meno

Per le medesime categorie, ad eccezione di asili nido e scuole materne, non si applicherà neppure la riduzione della temperatura di un grado centigrado prevista dal decreto del MiTe. Stesso discorso per quanto concerne le strutture edilizie adibite ad attività industriali o artigianali per le quali le autorità comunali abbiano già concesso deroghe ai limiti di temperatura dell'aria. Deroghe che, tuttavia, devono essere ben motivate da necessità tecnologiche o di pruduzione, o che risultano applicabili nei casi in cui l'energia utilizzata per il riscaldamento degli ambienti derivi da una sorgente non convenientemente utilizzabile in altro modo.

Edifici ecologici

Strutture pubbliche o private dotate di impianti di riscaldamento alimentati con energie rinnovabili saranno esentate sia dalla riduzione giornaliera di un'ora che dalla riduzione di un grado centigrado della temperatura applicabile agli ambienti interni.

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