Economia

Il Tar si prende un mese sulla battaglia della fibra

Rimandata la decisione sul ricorso di Telecom E Infratel verifica la gara vinta dall'Enel

Maddalena Camera

Bisognerà attendere un altro mese per la decisione del Tar del Lazio in merito al ricorso presentato da Telecom Italia. Che se fosse approvato renderebbe nulla la prima gara Infratel da 1,4 miliardi stravinta da Enel, anche se con riserva, per tutti i cinque lotti corrispondenti alle sei regioni che componevano il bando. Insomma il percorso della rete in fibra ottica in Italia è tortuoso. Da un lato c'è Enel che con la controllata Open Fiber ha acquisito Metroweb (ossia la rete in fibra a Milano) e ha un piano ambizioso da 3,9 miliardi per cablare 270 città. Dall'altra Telecom Italia che porta avanti la realizzazione della sua rete in fibra, ormai già molto avanzata. E sulla «duplicazione» di un asset strategico come questo, necessario per lo sviluppo di tutti i servizi online, non tutti sono d'accordo. Anzi c'è chi sostiene che l'idea di spingere Enel a creare una società per cablare il Paese, voluta con forza dal governo Renzi, sia stata una mossa costosa e sbagliata.

Sulla prima gara Infratel però non pesa solo il ricorso al Tar. Enel infatti ha vinto ma con riserva. L'ad di Enel OpenFiber, Tommaso Pompei, ha spiegato che la valutazione dell'offerta era sul merito tecnico al 70% mentre il 30% riguardava l'offerta economica. Secondo indiscrezioni l'offerta presentata da OpenFiber sarebbe più bassa di quella dei concorrenti e le verifiche scattano appunto per controllare la congruità tra il piano presentato e i costi. «Sono sereno - ha detto Pompei- attendiamo le verifiche anche per rispondere alla marea di ricorsi che ci saranno». Se la prima gara ha un esito ancora incerto è già pronta la seconda del valore di 1,2 miliardi. Le offerte saranno presentate il 20 febbraio e se l'iter sarà lo stesso di quello della prima, l'esame dei progetti presentati (120 per un totale di 9mila pagine) sono stati esaminati in meno di 15 giorni, il vincitore sarà proclamato a breve anche se a rischio di ricorsi. Ieri intanto Open Fiber ha annunciato di aver cablato in fibra il 50% della città di Perugia, stringendo accordi per la commercializzazione del servizio con Wind Tre, Vodafone, Tiscali e Go Internet. Mentre Telecom ha detto di essere pronta a fare la sua parte, implementando la sua rete in maniera selettiva. «Le risultanze della gara - precisa Telecom - non hanno alcun impatto dal punto di vista gestionale, strategico e di posizionamento di mercato.

Noi confermiamo i nostri target, accelerando i piani di investimento per coprire, in brevissimo tempo, tutto il Paese con la rete in fibra ottica».

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