Economia

Tasse, sfratti e affitti: le tre "bombe" sulla casa

Preoccupazione da parte del presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, che definisce il testo "molto deludente". Si teme per la questione affitti e sfratti, e rimane il problema della nuova Imu, una vera e propria stangata in un momento di grave difficoltà del Paese

Tasse, sfratti e affitti: le tre "bombe" sulla casa

Tra tutti coloro che hanno bocciato il tanto declamato Decreto agosto presentato dal Governo Conte c'è anche Confedilizia, la quale non ha rilevato alcuna grande opportunità di ripresa all'interno del testo, individuandovi al contrario diverse criticità che necessitano di un'urgente revisione, specie per quanto riguarda la voce tasse.

Ad esprimere il proprio parere in merito è lo stesso presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, che già lo scorso giugno in un'intervista concessa al "Giornale.it", aveva palesato le proprie preoccupazioni circa i costi della nuova Imu, una vera e propria batosta per i cittadini, e le difficoltà incontrate dal mercato dell'edilizia.

Dopo aver preso visione del Decreto agosto Spaziani Testa è stato molto chiaro: "Per quello che abbiamo visto il testo è molto deludente per l’investimento immobiliare", ha dichiarato a Italpress. Nella manovra del governo Conte risulta particolarmente difficile trovare dei punti che possano realmente incentivare la ripresa del Paese. "Speriamo che il Parlamento in sede di conversione possa apportare le modifiche opportune", si augura il presidente di Confedilizia.

"Il primo problema riguarda gli affitti non abitativi", puntualizza. Il credito d’imposta del 60% sul valore del canone già previsto per i mesi di marzo, aprile e maggio è stato esteso solo a giugno, ma a quanto pare non è prevista una sua applicazione anche per luglio e agosto. Cosa, questa, che avrebbe potuto essere di grande aiuto non solo per i proprietari degli immobili, ma anche per gli stessi inquilini, "considerate le difficoltà che stanno ancora attraversando il commercio e la ristorazione". Un problema, dunque, che non colpisce solo il campo degli immobili, ma si allarga fino a coinvolgere anche quelli del commercio e della ristorazione, tanto da tirare in ballo anche Confesercenti e Confcommercio.

Inutili i tentativi di proporre delle soluzioni alternative con l'obiettivo di allentare la pressione fiscale nello specifico sui contratti di locazione, come ad esempio la cedolare secca: la proposta è stata ignorata e senza fornire neppure alcuna motivazione o soluzione alternativa. "Nonostante l’impegno del sottosegretario all’Economia Villarosa, tale misura non è stata inserita nel decreto, senza alcuna spiegazione", racconta ancora Spaziani Testa.

Parlando di affitti, si arriva anche ad un'altra importante questione, ossia quella degli sfratti. Dopo il Decreto Cura Italia, che prevedeva una sospensione fino al 31 agosto 2020, col Decreto agosto tale termine è stato prorogato fino al prossimo 31 dicembre 2020. Si tratta di una manovra pensata inizialmente con lo scopo di aiutare i soggetti a rischio, tuttavia, precisa Spaziani Testa, questo vincolo "sta negando la disponibilità degli immobili ai proprietari, anche in situazioni che nulla hanno a che fare con la pandemia". Insomma, per agevolare una categoria, anche in assenza di motivazioni connesse con l'emergenza sanitaria e la crisi economica prodotte dal Coronavirus, se ne sta danneggiando un'altra.

Ma è sull'Imu che il presidente di Confedilizia si sofferma maggiormente. Mesi fa, Spaziani Testa si era già espresso in modo categorico, dichiarando di non riuscire a trovare neppure un elemento a favore della nuova Imu.

Risultato dell'unione fra la vecchia Imu e la Tasi, la nuova imposta municipale non presenta molti sconti e non agevola affatto i cittadini. Più di 25 milioni di proprietari di immobili sono chiamati a pagare: ad essere esonerati solo i possessori di edifici utilizzati come abitazione principale, fatta eccezione per ville o case di lusso. Una stangata da molti ritenuta come una vera e propria patrimoniale non dichiarata sulle seconde case, che piomba dal nulla in un momento di gravissima crisi. "Un’imposta patrimoniale ordinaria sugli immobili è in sé un’iniquità, considerato che si tratta di un tributo di fatto espropriativo del bene colpito, il cui valore viene nel tempo inevitabilmente eroso", aveva raccontato il presidente. Così tanto che alcuni cittadini, per non essere massacrati dalla pressione delle tasse, hanno in qualche caso preso delle decisioni estreme. "Qualche proprietario, negli ultimi anni, pur di sottrarsi a questo tributo ha provato a cedere il suo immobile allo Stato (senza successo) o a ridurlo in rudere: rispetto al 2011, ultimo anno pre-Imu, i ruderi sono raddoppiati, passando da 278.121 a 548.148".

Nel Decreto agosto sono stati aggiunti degli sgravi per quanto riguarda il turismo, ma nulla è stato pensato anche per i comuni cittadini. Spaziani Testa si appella ora alle opposizioni, nella speranza che portino avanti le battaglie annunciate."Ci aspettiamo che Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia operino in Parlamento affinchè sia dato seguito alle proposte avanzate dai leader Salvini, Meloni e Berlusconi nella lettera aperta al presidente del Consiglio del 29 luglio scorso".

Il presidente fa riferimento sia alla richiesta riduzione del 30% sull'Imu che all'esenzione totale per le abitazioni site in comuni di meno di 3mila abitanti e per gli immobili destinati ad attività produttive e commerciali che risultano tuttavia sfitti.

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