Economia

Telecom con Fastweb per la banda ultralarga

Telecom con Fastweb  per la banda ultralarga

Telecom Italia e Fastweb uniscono le forze, o per meglio dire le finanze, per realizzare la rete a banda ultralarga ad alta velocità. Quella insomma che, garantendo una velocità di connessione di 100 Megabyte, dovrebbe far fare un salto di qualità al nostro Paese. Più produttività per le imprese e servizi ad alta velocità ai cittadini.
Telecom insomma ha fatto la sua scelta dopo aver accusato diversi problemi, come quando Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), nel giugno scorso, decise di investire 200 milioni in Metroweb, la società che fa capo al fondo F2i e guidata dall'ex manager Telecom, Vito Gamberale che possiede la rete in fibra ottica milanese usata da Fastweb. Del resto l'accordo con l'unico gestore di rete fissa che offre solo collegamenti a banda larga ha, secondo l'ad di Telecom Marco Patuano, una forte valenza strategica per rafforzare il dialogo con Cdp. «L'accordo - ha detto Patuano - influisce positivamente sulle trattative con Cdp perché fissa la scelta della tecnologia da seguire per la realizzazione della rete, ossia Fiber-to-the-Cabinet (collegamento fino alla più vicina cabina e poi rame fino in casa, ndr) un sistema molto meno costoso di Fiber-to-the-home (portare la fibra dentro le case, soluzione scelta da Metroweb, ndr) che comunque faremo ma solo nelle aree dove è richiesta». In realtà è proprio su questo punto che, con gli altri operatori, si era innescata la polemica. In questo modo infatti Telecom, secondo i concorrenti, continuerebbe a controllare il doppino fino in casa e inoltre l'ultimo tratto in rame toglierebbe efficienza alla rete. Ma certo a pesare a favore della prima soluzione ci sono i costi, molto meno elevati rispetto alla seconda. Non è comunque un caso che a sposare l'idea di Telecom sia proprio Fastweb, che è controllata da un altro ex monopolista, ossia Swisscom. E infatti nello scorso giugno l'ad della società svizzera Carsten Schloter aveva detto che il progetto di Telecom per la realizzazione della rete Ngn era quello più efficiente e percorribile.
«Inoltre - ha specificato Patuano - non è un accordo chiuso: se altri vorranno aggiungersi saranno i benvenuti». E in merito a trattative formali in corso con la Cdp l'ad di Telecom ha ribadito: «C'è un dialogo che prosegue ordinatamente». Lo spin off della rete resta comunque una possibilità. «È una trattativa ampia, completa, complessa, che riguarda le strutture di accesso fisso che sono un insieme molto ampio di componenti di rete. La possibilità poi di raggiungere una societarizzazione è allo studio e interessa sia Telecom sia Cdp». Ma i tempi per un'operazione così vasta e complicata non saranno certo brevi. Il primo passo è questo accordo con Fastweb. Nello specifico il memorandum siglato prevede la possibilità di condividere investimenti e costi nella costruzione delle reti Ngn. Tale accordo è stato raggiunto anche sulla base dei risultati ottenuti con la sperimentazione effettuata nella città di Pisa. Secondo Alberto Calcagno, direttore generale Fastweb, «questo è il complemento essenziale per la realizzazione della rete a banda ultralarga». Fastweb offre già il collegamento a 100 Mb in 100 città a 50 euro al mese.

Traffico e telefonate incluse.

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