Economia

Telecom non si arrende e guarda ancora a Oi

Smentita l'ipotesi della cessione della rete in Italia Titolo sui valori di inizio anno: -40% dai massimi

Giornata difficile per Telecom Italia in Borsa. Ieri il titolo della società telefonica ha chiuso in ribasso del 4% a 0,767 euro. La forte flessione delle ultime sedute ha ridotto la performance delle azioni da inizio anno a +6%. Un brusco calo rispetto al picco, toccato lo scorso giugno, dove il guadagno era arrivato a +40%.

Telecom sconta indubbiamente le incertezze sulle strategie di gestione. Quanto alle offerte per Tim Brasil, la controllata brasiliana che Telecom valuta oltre 10 miliardi di euro, che poteva finire nel mirino di Oi e Claro, il quarto e il terzo operatore brasiliano, non sono arrivate. L'ad Marco Patuano, in un recente viaggio in Brasile, ha spiegato che Tim Brasil può operare senza problemi continuando a crescere per i prossimi cinque anni. In realtà, questa frase era un messaggio per Oi. Tim Brasil, infatti, ha appena acquisito le frequenze per l'Lte, ossia il 4G, che aiutereranno la crescita nei prossimi anni. Per contro, ad avere qualche problema potrebbe essere Oi, il campione locale, che ha più utenti nella telefonia fissa rispetto a quella mobile e non ha partecipato alla gara per l'Lte. E per Oi, dunque, restare «isolato» potrebbe presentare qualche problema; per questo potrebbe essere intenzionato a trattare per l'integrazione con Tim Brasil. In Sudamerica, Telecom sta anche provando a sciogliere il nodo Argentina. Il cda ha dato mandato al management di continuare trattare la vendita con Fintech fino al 24 ottobre prossimo. E, secondo il presidente Giuseppe Recchi, un accordo dovrebbe essere trovato. Ieri, Telecom ha smentito che ci siano prospettive di scorporo delle rete imposte dal governo nel caso ci fossero scalate ostili da parte di gruppi stranieri. Non è un mistero che la società sia molto interessata all'acquisto della quota di Metroweb, detenuta dal fondo infrastutturale F2i, che permetterebbe un ulteriore sviluppo della sua rete in fibra ottica da integrare la rete mobile a banda ultralarga Lte.

La società presenterà il 6 novembre i conti dei 9 mesi e punta sempre più all'integrazione con i servizi pay tv online.

Ieri, però, il campione della categoria, Netflix, nonostante i buoni risultati, ha perso oltre il 20% in Borsa: a deludere la crescita degli abbonati sotto le attese.

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