Economia

Tim: "Nessun golpe anti-Genish"

Vivendi replica: "Solo vantaggi per il fondo Elliott". Arriva Picardi

Tim: "Nessun golpe anti-Genish"

Tim mette online il resoconto del cda di lunedì scorso, che ha visto Vivendi ed Elliott scontarsi per la data della prossima assemblea. Lo scopo di Tim è di dimostrare a tutti gli azionisti l'infondatezza delle accuse mossa da Vivendi che ha contestato «l'assenza di unitarietà e coesione all'interno del cda di Tim quale riprova di una carenza del board».

Nelle carte che vanno sotto la dicitura «valutazioni del cda» emerge che, secondo i consiglieri in quota Elliott che hanno votato la convocazione dell'assemblea Telecom per il 29 marzo prossimo, «una convocazione anticipata rispetto a quella per l'approvazione di bilancio (come voleva Vivendi per votare l'allontanamento di 5 consiglieri e l'elezione di 5 suoi) non porta vantaggi e sarebbe pregiudizievole dato che registrerebbe un livello di partecipazione minore di quello per l'assemblea di bilancio. Circostanza che non sarebbe apprezzata dal mercato e comporterebbe un ingiustificato dispendio di risorse economiche a carico non solo della società, ma anche dei soci». I consiglieri Elliott, 10 su 15, gli altri 5 sono di Vivendi, capitanati dal presidente Fulvio Conti hanno spiegato nel documento che «l'allontanamento dell'ad Genish non è stato un golpe ma il venir meno del rapporto fiduciario». Vivendi, maggior socio di Telecom con il 23,9%, ovviamente non ci sta e ha fatto sapere che dal calo delle azioni Tim, -41% dal 4 maggio scorso, Elliott ne trae vantaggi. «A partire da febbraio - ha spiegato Vivendi- Elliott potrà chiudere il collar che lo protegge dal calo delle azioni di Tim: il collar genererà un ritorno per acquistare ulteriori azioni delle società, mantenendo al contempo quelle già in portafoglio».

Intanto alla squadra di Gubitosi si è aggiunto Alessandro Picardi, marito dell'ex ministro Beatrice Lorenzin, come responsabile Public Affari.

Commenti