Economia

Turkish Airlines ponte verso Oriente mette le ali a passeggeri, utili e ricavi

Lo scalo di Istanbul fa concorrenza a quelli degli Emirati Arabi

Turkish Airlines ponte verso Oriente mette le ali a passeggeri, utili e ricavi

Proprio mentre la lira turca crolla e trascina con sé i mercati finanziari di mezzo mondo, la compagnia di bandiera di Istanbul, Turkish Airlines, diffonde dati economici sorprendenti: nel semestre gennaio-giugno i ricavi sono aumentati del 30% rispetto allo stesso periodo del 2017, raggiungendo i 6 miliardi di dollari. L'utile operativo netto è aumentato dai 17 milioni registrati a giugno dello scorso anno, a 258 milioni, nonostante l'aumento dei prezzi del carburante. Tutto questo grazie a una domanda costantemente in crescita e a un'attenta politica tariffaria. Nel semestre i passeggeri sono stati 35 milioni (43 alla fine di luglio), in aumento del 18%, quando 10 anni fa, nel 2008, erano «solo» 22,6 milioni, più di quanti ne trasporti oggi Alitalia. Nell'intero esercizio 2017, Turkish ha contabilizzato 68,6 milioni di passeggeri.

Ma a che cosa si deve questo successo? Il modello di business ha dimostrato di essere efficace, con Istanbul aeroporto di connessione in concorrenza con quelli degli Emirati Arabi: per i voli da Europa a Oriente la rotta è più breve. La rete serve 304 aeroporti, forse la più estesa del mondo. La compagnia è quotata in Borsa ma la maggioranza è statale. La domanda di attualità riguarda il deprezzamento della lira: una compagnia aerea paga il carburante e i leasing degli aerei, due delle principali voci di spesa, in dollari, e quindi dovrebbe risultare penalizzata.

Tuttavia, l'estensione dei collegamenti e il ruolo di hub dell'aeroporto di Ankara fanno sì che la quota di transiti sia molto elevata, e con essi il numero di passeggeri che paga il biglietto nei propri Paesi, in valuta più solida. Inoltre il rischio di cambio, tipico per una compagna aerea globale, viene normalmente assistito da polizze assicurative, analoghe a quelle utilizzate contro le fluttuazioni del prezzo del petrolio.

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