Economia

Unicredit conclude l'uscita da Fineco

Ceduto il restante 18% per aumentare il Cet1. E con le opzioni supera il 10% di Mediobanca

Unicredit conclude l'uscita da Fineco

Unicredit fuori da Fineco. L'istituto di Piazza Gae Aulenti ha avviato ieri la vendita della quota residua nella banca online, circa il 18,3% del capitale, tramite una procedura di collocamento accelerato. Lo scorso 7 maggio, Unicredit aveva venduto sul mercato il 17% del capitale della società, al prezzo di 9,8 euro per azione con un incasso di circa 1 miliardo di euro e una plusvalenza di 500 milioni. Ieri Fineco è stato il peggior titolo del Ftse Mib chiudendo a 10,38 euro (-3,6%) in virtù della riapertura di un bond Additional Tier 1 il cui importo è stato portato da 200 a 300 milioni di euro.

In ogni caso, Unicredit conseguirà un'ottima plusvalenza finalizzata, come spiegato in una nota, «a raggiungere la parte superiore del buffer di 200-250 punti base del Cet 1 ratio sui requisiti patrimoniali entro fine 2019 attraverso la vendita di alcuni asset». Fineco era comunque già fuori dal perimetro del gruppo Unicredit la cui partecipazione era nel portafoglio delle attività disponibili. Le relazioni tra le due banche constano di una garanzia finanziaria di Unicredit a favore di Fineco che corrisponde alla ex controllante una fee per la licenza di uso del marchio entro il 2032. L'offerta, che aumenterà il flottante di Fineco, è stata rivolta a determinate categorie di investitori istituzionali ed è stata gestita come bookrunner da Unicredit Cib, Jp Moprgan e Ubs. Le due banche estere hanno rinunciato al lock up assunto da Unicredit.

Ieri, infine, le comunicazioni Consob sulle partecipazioni hanno evidenziato che Piazza Gae Aulenti detiene il 10,117% di Mediobanca. L'8,847% (dal precedente 8,697%) è detenuto direttamente, mentre il restante 1,17% è detenuto tramite strumenti finanziari. Si tratta, infatti, di un 1,079% e uno 0,19% legati a contratti di cessione di opzioni put in scadenza tra il settembre 2019 e il settembre 2022 nel primo caso e tra settembre 2019 e dicembre 2021 nel secondo. I contratti hanno esclusiva finalità di copertura del rischio e il diritto di voto resta all'8,8%.

Tuttavia, se ne deduce l'importanza di Piazzetta Cuccia per il portafoglio dell'ad jean-Pierre Mustier.

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