Economia

Unipol raccoglie i frutti di Bper-Ubi

Forte crescita dei margini e ruolo centrale nel riassetto bancario

Unipol raccoglie i frutti di Bper-Ubi

Effetto Bper sui conti trimestrali di Unipol. Il 19% del capitale dell'istituto di credito di Modena detenuto da Unipol ha portato alla compagnia assicurativa 119 milioni di euro di utile netto e, anche nei prossimi mesi, continuerà a costituire la base di partenza del rafforzamento sullo scacchiere bancario italiano del gruppo delle coop. La futura campagna acquisti di Carlo Cimbri, ad di Unipol dal 2010, avrà infatti al centro Bper in una strategia che punta a consolidarne la presa sul territorio, rafforzando al contempo la spinta sulla bancassurance.

Più in dettaglio, Unipol ha beneficiato, pro quota, della maxi-acquisizione di sportelli Ubi da parte Bper: il risultato netto è infatti balzato a 361 milioni da 134 milioni del 2020 mentre, escludendo il contributo della banca, si sarebbe attestato a 242 milioni. La raccolta assicurativa è salita del 2% a 3,18 miliardi di euro di cui 1,9 miliardi nel Danni (-3%) e 1,3 miliardi nel Vita (+10,7%), il combined ratio è sceso all'89,1% (dal 92%) e, infine, l'indice di solvibilità si è attestato al 210% (216% a fine 2020). Quanto a UnipolSai, la controllata in cui sono concentrate le attività assicurative del gruppo, l'utile si è attestato a 249 milioni (+45,7%) con un Solvency ratio al 277 per cento.

Nel corso della conference call Cimbri ha accennato al graduale ritorno del traffico sulle strade e, di conseguenza, della sinistrosità ai livelli 2019. Una situazione che potrebbe determinare sul mercato una certa pressione sui prezzi. L'ad, tuttavia, ha rilevato che «la nostra è una strategia di sana e prudente gestione anche nell'equilibrio tecnico», per poi confermare la fiducia nel raggiungimento dei target previsti dal piano. Il manager ha poi ribadito la volontà di distribuire il dividendo 2019 congelato dalle autorità lo scorso anno «entro la conclusione del piano industriale, quindi entro la fine del 2022». In Piazza Affari Unipol chiuso la seduta a 4,9 euro (+0,1%), UnipolSai a 2,71 euro (+0,1%).

Più che al puro business assicurativo, il mercato guarda a Cimbri come uno dei protagonisti della prossima ondata del risiko bancario che il manager giocherà attraverso Bper. Con l'obiettivo di «creare le migliori condizioni per passare, come dicono gli americani, dal good al great», Cimbri ha appena rivoluzionato i vertici della banca, nonostante qualche tensione tra i soci in assemblea dove ha vinto la lista di Assogestioni.

Il manager di Unipol ha quindi insediato Piero Montani nel ruolo di ad, affiancandogli Gianni Franco Papa e Flavia Mazzarella. Un rafforzamento manageriale che lascia presagire ulteriori mosse di M&A. Per ora tutte le strade sembrano aperte.

A iniziare da un matrimonio tra eguali con Banco Bpm per cui però occorrerebbe tempo, alle nozze con Banca Popolare di Sondrio (partecipata da Unipol all'1,88% del capitale e con cui Bper ha già una partnership in Arca sgr) opzione definita «più naturale» da Cimbri, fino a Carige che dopo l'uscita di scena di Cassa Centrale Banca è, di nuovo, in cerca di partner.

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