Veolia vende la Siram e lascia l'Italia

Veolia va controcorrente e, in un momento in cui le società straniere mettono gli occhi sulle italiane, medita di uscire dal Belpaese. Secondo quanto risulta al Giornale, nei giorni scorsi, il private equity Hig Capital avrebbe fatto recapitare alla multinazionale francese attiva nel settore dell'energia un'offerta per le attività italiane. In altri termini, il fondo con base negli Stati Uniti sarebbe intenzionato a mettere le mani sul gruppo Siram, che fa capo a Dalkia International, società a sua volta controllata da Veolia Environnement per il 66% e da Edf per il 34 per cento. Nei giorni scorsi, qualcuno aveva interpretato l'iniezione di liquidità da 170 milioni in Siram come la volontà della casa madre d'Oltralpe di puntare sul suo sviluppo, ma non sembra essere il caso. Il fatto è che non si può certo dire che Siram stia attraversando una fase semplice.
Innanzitutto, l'esercizio del 2011 (gli ultimi numeri a disposizione non essendo la società quotata) si è chiuso con una perdita di 217 milioni sebbene i ricavi siano cresciuti a 778 milioni dai 652 del 2010. In secondo luogo, lo scorso aprile, Siram è finita sotto la lente della Procura di Napoli, nell'ambito dell'indagine sul denaro proveniente dal finanziamento pubblico riservato alla Lega Nord. I Pm, in particolare, hanno messo nel mirino alcune operazioni tra Siram e la società Polare di Stefano Bonet, il consulente finanziario del Carroccio. Secondo gli inquirenti, Polare con Siram «ha stipulato un accordo commerciale nel settore dell'innovazione e della ricerca, giovandosi del patrocinio politico di Francesco Belsito», l'ex tesoriere della Lega. Insomma, un mix di fattori che potrebbero avrebbe spinto Veolia ad accelerare la cessione delle attività italiane, dossier che comunque era già stato avviato all'inizio di quest'anno.

Sull'ammontare messo sul piatto da Hig Capital il riserbo è massimo, anche se l'offerta sembra sia vincolante, con un possibile aggiustamento di prezzo dopo la due diligence.