Economia

La verità sulla "multa bancomat": quanto si paga davvero

Il provvedimento dovrebbe entrare in vigore, se non ci saranno ulteriori intoppi, dal primo gennaio 2022

La verità sulla "multa bancomat": quanto si paga davvero

Di sanzionare gli esercenti che non accettano i pagamenti con le carte elettroniche da parte dei clienti se ne parla dal lontano 2012, da quando l’allora premier Mario Monti inserì il provvedimento nell’agenda del governo. Poi, nonostante sia stato più volte presentato il decreto di attuazione in consiglio di Stato, in questi anni non si è mai proceduto concretamente per completare l’iter con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Altre volte erano stati proposti emendamenti che introducevano la “multa bancomat”, ma il Parlamento aveva sempre bocciato tale ipotesi.

Ora ci provano Lega e Leu, come anticipato da ilgiornale.it, a far passare la modifica necessaria per sanzionare i negozianti che si rifiutano di utilizzare il Pos. La multa può arrivare fino a 30 euro a cui si aggiunge il 4% del valore della transazione respinta. Una percentuale che inciderà molto per le cifre più alte. Il provvedimento dovrebbe entrare in vigore, se non ci saranno ulteriori intoppi, dal primo gennaio 2022. Non si sono fatte attendere le reazioni alla proposta delle forze politiche di maggioranza.

A sorpresa, si è detta contraria Forza Italia, che spinge per garantire sgravi fiscali per gli esercenti che usano il Pos, preferendo gli incentivi alle sanzioni. Le associazioni dei consumatori e dei commercianti Assoutenti e Confesercenti, come riporta il quotidiano Italia Oggi, sono favorevoli alle multe, ma chiedono di ridurre i costi per gli esercenti, poiché le commissioni interbancarie risultano essere ancora molto alte. Soddisfazione ha espresso il Codacons che si batte da sempre per sanzionare i negozianti che non accettano i pagamenti elettronici.

Unioneconsumatori sembra non credere all’approvazione definitiva del provvedimento. “Non basterà neanche la pubblicazione in Gazzetta per soddisfarci – fanno sapere i responsabili dell’associazione – visto che poi serviranno i decreti attuativi per applicare concretamente la norma.

Canteremo vittoria solo quando vedremo comminare la prima multa”.

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