Viaggio con le carte di credito, ​come risparmiare sulle commissioni

Va bene usarle per i pagamenti, non per i prelievi. Ecco le regole da seguire

Viaggio con le carte di credito, ​come risparmiare sulle commissioni

Con la lotta al contante decisa dal governo e l’esplosione dei dispositivi digitali, si prevede che le carte di credito saranno usate di più quest’estate. Un bene che vale 8 miliardi, secondo la stima effettuata a settembre dall’Agenzia delle Entrate. È necessario però fare attenzione alle spese da uso inappropriato. Una guida all’utilizzo responsabile in vista delle vacanze estive è stata pubblicata dal Corriere della Sera.

La prima regola è che si utilizza la carta di credito per i pagamenti, ma è necessario stare attenti all'utilizzo per i prelievi di contante: i costi di anticipo contante restano alti, pari, in media, al 3,8%.

"Sulle carte di credito la struttura dei costi sta divergendo - commenta Stefano Caselli, prorettore all’Internazionalizzazione della Bocconi, al Corriere Economia -. Le spese tendono a zero se si usa la carta per i pagamenti, ma proprio perciò, e perché la gestione del contante è sempre più complessa per le banche, i costi vengono caricati sul prelievo. Chi usa il contante troverà oneri sempre più pesanti, ma è motivato: alla banca gestire le banconote costa di più, con Basilea 2 e i vincoli sul capitale".

Si attesta una nuova crescita del consumo e le carte di credito revolving, ossia quelle che prevedono un rimborso a rate, ne sono un traino. Secondo l’ultima rilevazione di Assofin-Crif-Prometeia, l’anno scorso le erogazioni con le carte rateali o con opzione (saldo o rateale) sono aumentate del 5,3% rispetto a 12 mesi prima e l’incremento è triplicato al +15,7% nel gennaio-marzo di quest’anno.

Le revolving sono apprezzate dai consumatori perché, in un momento di difficoltà economica, garantiscono loro la possibilità di scegliere se saldare tutto subito o poco

alla volta. Ma bisogna continuare a usarle con attenzione, perché il rimborso a rate continuativo con la carta non solo rende difficile capire quanto si spende davvero, ma comporta tassi sempre più elevati.

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