Economia

Vivendi al 14,9% di Telecom: «Impegno di lungo periodo»

Il gruppo guidato da Bolloré ufficializza lo status di «azionista di riferimento». Investito un miliardo

Vivendi sale al 14,9% di Telecom Italia, e da ieri è il primo azionista. In un comunicato emesso a tarda sera, si legge che il gruppo francese guidato da Vincent Bolloré, dopo aver ricevuto 1,11 miliardi di azioni ordinarie (8,24%) di Telecom in contropartita del 4,5% del capitale di Telefonica Brasil (come previsto con la cessione di Gvt a Telefonica chiusa il 28 maggio), «ha recentemente acquisito l'1,90% di azioni ordinarie Telecom Italia e ha ulteriormente aumentato il 22 giugno scorso la sua partecipazione del 4,76% per un totale del 6,66%, con un investimento complessivo dell'ordine di un miliardo di euro». Vivendi detiene quindi oggi il 14,9% delle azioni ordinarie di Telecom, «diventando così l'azionista di riferimento al posto di Telefonica».

Per quanto riguarda il futuro, Vivendi scrive che «l'ingresso nel capitale di un'azienda italiana di primo piano rientra nella strategia di affermarsi in un Paese che condivide la stessa cultura latina e identiche radici. Tale investimento rappresenta un'opportunità per il gruppo di essere presente e svilupparsi in un mercato con significative prospettive di crescita e una fortissima richiesta di contenuti di qualità». Ma, soprattutto, conta l'ultima frase: «Vivendi intende accompagnare Telecom Italia sul lungo periodo». Come a sottolineare che si tratta di un investimento strategico che forse non finirà qui. Lo vedremo forse già dal cda di domani, e comunque dal prossimo ingresso di 1-2 membri nel consiglio del gruppo.

Per il resto ieri si è appreso che Mediobanca non cederà la propria quota in Telecom Italia ai francesi. È stato lo stesso Alberto Nagel, amministratore delegato di Piazzetta Cuccia, a margine di un cda «burocratico» della banca con ad oggetto un primo esame dei dati di bilancio del gruppo che chiude l'esercizio il 30 giugno e i cui conti saranno approvati il prossimo 4 agosto, a escludere la cessione dell'1,64% a Bolloré.

Nel cda era peraltro presente, secondo quanto riportato dalle cronache, anche Marie Bolloré, figlia di Vincent a sua volta numero uno e primo azionista (con il 14% del capitale) di Vivendi oltre che secondo azionista di Mediobanca con il 7,5% del capitale. Mediobanca ha confermato l'intenzione di vendere sul mercato il proprio pacchetto in Telecom entro il 30 giugno.

Stessa situazione per Intesa Sanpaolo (a cui fa capo un ulteriore 1,64% del capitale del colosso tlc) che pure, finora, ha preferito non prendere posizione sui tempi dell'operazione, mentre Generali, secondo indiscrezioni stampa, avrebbe praticamente ultimato l'uscita dal gruppo (con il 4,3% del capitale).

Commenti