Roma

Da Eduardo a Craxi: il Quirino scommette sul teatro «a effetto»

Una scommessa vinta con titoli commerciali e grandi nomi. È nell’abile miscela che si nasconde il successo della prima programmazione del Quirino targata Teatro Stabile di Calabria che chiude la stagione con un incremento del 61% di presenze giornaliere. D’obbligo quindi proseguire in questa direzione. E Geppy Gleijeses. «Se qualcuno crede che Gabriele Lavia, Luca De Filippo e il sottoscritto facciano teatro commerciale - commenta - allora sì, la programmazione è commerciale. Invece io punto solo all’interdisciplinarietà e alla qualità dell’offerta». Ecco allora che il debutto per la nuova stagione è affidato a un artista che unisce popolarità e bravura: Lello Arena in scena (5-24 ottobre) con una delle più divertenti commedie napoletane: Lo Scarfalietto. Il comico si cimenta così nel repertorio classico napoletano e veste i panni di Felice Sciosciammocca, fresco sposo di Emma (Marianella Bargilli) con la quale litiga per qualsiasi banalità. A sottolineare la qualità delle compagnie in scena nel teatro dedicato a Vittorio Gassman a novembre (dal 16 e fino al 5 dicembre) arriva Luca De Filippo con Le bugie con le gambe lunghe, testo meno conosciuto di Eduardo che tra comicità e amarezze affronta il tema della verità e della menzogna. Sceglie il Quirino Massimo Ranieri per presentare la sua nuova produzione musicale: Chi nun tene curaggio nun se cocca ch’ ’e femmene belle in scena durante le feste di Natale (dal 21 dicembre al 9 gennaio). Il cantante propone un intreccio di canzoni e monologhi che danno vita a un viaggio nel repertorio della canzone napoletana e tra i grandi cantautori, da De Andrè a Guccini. Massimo Dapporto e Benedicta Boccoli arrivano al Quirino (11-30 gennaio) con un successo della stagione appena conclusa: L’appartamento di Billy Wilder per la regia di Patrick Rossi Gastaldi. Una commedia divertente, ma anche cinica e amara che prova a dare una risposta affermativa all’annoso interrogativo «può l’amore vincere sulla carriera?» Sarà invece Ambra Angiolini (insieme a Piergiorgio Bellocchio dall’uno al 13 febbraio) a portare sul palcoscenico Pugni in tasca; a 44 anni dal film questo adattamento teatrale esalta il dramma della sopravvivenza in una famiglia dove l’amore è del tutto assente. A marzo (dall’1 al 13), invece, è attesa la prima volta di Pino Caruso del ruolo di Ciampa in un nuovo allestimento di Il Berretto a sonagli di Pirandello; a seguire (15-27 marzo) Giorgio Albertazzi in Picasso, che racconta una Parigi assediata dalla seconda guerra mondiale dove, però, un gruppo di intellettuali continua a mantenere vive idee e utopie. Con un testo contemporaneo, Roman e il suo cucciolo, che ha avuto in America come protagonista Robert De Niro, arriva (29 marzo - 17 aprile) nel teatro intitolato a suo padre Alessandro Gassman che del testo di Reinaldo Povod cura anche la regia. Chiude la stagione un testo che farà parlare: Una notte in Tunisia di Vitaliano Trevisan che affronta un’affascinante riflessione sul periodo che Craxi ha trascorso a Hammamet. A interpretare lo statista sul palcoscenico (dal 10 al 22 maggio) sarà Alessandro Haber. «Sono convinto - conclude Gleijeses - che stiamo proponendo un’offerta variegata e di qualità perché in un teatro di 942 posti è ovvio che non si può fare sperimentazione, gli spettacoli di nicchia così si mandano allo sbaraglio.

Noi facciamo una rassegna, "Revolution", per quelli, ma in sala proponiamo solo spettacoli più popolari».

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