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Egitto, dieci morti in scontri copti-musulmani

Sei cristiani copti sono morti negli scontri scoppiati ieri sera al Cairo con i musulmani. In totale le vittime sono 10, i feriti 110. Il prete Semaane Ibrahim, del quartiere Moqattam, teatro delle violenze, ha precisato che i corpi senza vita dei copti si trovano nel piccolo ospedale della sua parrocchia

Egitto, dieci morti in scontri copti-musulmani

Il Cairo - L'Egitto vive un nuovo capitolo di violenze scatenate dai fanatismi religiosi. Sei persone sono state uccise a colpi d’arma da fuoco negli scontri tra cristiani copti e musulmani avvenuti nel quartiere di Moqqata, al Cairo. Complessivamente le vittime sono dieci, i feriti almeno 110: il bilancio è del ministero della Sanità. Gli scontri sono avvenuti nella notte. "Abbiamo i cadaveri di sei cristiani copti in una clinica", ha detto il prete Samann Ibrahim, aggiungendo che i morti e i feriti presentavano ferite d’arma da fuoco. Ibrahim ha accusato i musulmani di aver sparato sui dimostranti.

Violenti scontri Le violenze tra musulmani salafiti e copti sono scoppiate dopo che questi ultimi per tre giorni consecutivi avevano protestato per il rogo della loro chiesa, avvenuto venerdì scorso ad Atfih. Ieri infatti i copti si sono ritrovati per il terzo giorno consecutivo nello spiazzo antistante la radiotelevisione pubblica nel quartiere di Moqattem. Contemporaneamente, un gruppo di salafiti inscenava una protesta sotto gli uffici del governo nel centro del Cairo, tirando nuovamente in ballo il caso di una giovane cristiana, sposata con un religioso copto, che sarebbe sparita dopo essersi convertita all’Islam. Un caso che in passato è stato usato anche da al-Qaeda come pretesto per giustificare le stragi contro i cristiani in Iraq.

Il sito egiziano al-Youm al-Sabaa riferisce di scontri anche in altre zone del Cairo, come al-Qala e Sayda Aisha, e di una cinquantina di feriti ricoverati in sei ospedali diversi della capitale.

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