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Kiev, nel cuore della rivolta

I ribelli antigovernativi vogliono buttare giù l’odiato presidente Yanukovich. Scheletri di automobili carbonizzate dalle molotov, sacchi di sabbia e pneumatici formano barricate difficili da espugnare. Le forze speciali di sicurezza vigilano a distanza. Il Parlamento cerca una difficile mediazione GUARDA IL VIDEO REPORTAGE ESCLUSIVO del nostro inviato Fausto Biloslavo

Kiev, nel cuore della rivolta

Da giorni l'Ucraina è dilaniata dagli scontri. Siamo sull'orlo di una vera e propria guerra civile. Per comprenderne meglio le ragioni e raccontare quanto sta accadendo il nostro inviato Fausto Biloslavo ha raggiunto Kiev. Grazie all'iniziativa di crowdfunding "Gli occhi della guerra" i lettori de il Giornale hanno finanziato il suo reportage. Appena arrivato si è messo subito all'opera, preparando servizi video e reportage dal "cuore della rivolta", a venti gradi sotto zero. "Prima deve andarsene il presidente Yanukovich e poi penseremo all’Europa", spiega un ribelle sulla prima linea che circonda piazza Maidan. I corpi speciali dell'esercito sono pronti ad intervenire per placare la rivolta. Intanto il parlamento ucraino cerca una difficile mediazione per evitare spargimenti di sangue. La diplomazia internazionale è al lavoro. Un consigliere presidenziale di Putin ha ammonito che il presidente ucraino Yanukovich o difende l’ordinamento statale facendo "reprimere la protesta o rischia di perdere il potere aprendo la porta al caos". E Yulia Tymoshenko chiede all'Europa di intervenire con le sanzioni.

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