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Dal web appello alla Ferrari: "La Rossa ci riporti i marò"

Dal web arriva un maxi appello alla Ferrari in vista del gran premio in India che si correrà il 28 ottobre

La Ferrari con il fiocco giallo di solidarietà ai marò al Gran premio dell'India è l'ultima, bella e patriottica idea per sostenere Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Da giovedì sera la pagina Facebook della rossa di Maranello è tempestata da post, che chiedono a gran voce alla scuderia Ferrari di non dimenticare i due fanti di marina del Reggimento San Marco ancora bloccati in India.
«In occasione del GP dell'India che si correrà presso il Buddha International Circuit il prossimo 28 ottobre chiedo che sul nostro box e sulla sulla carrozzeria delle nostre autovetture siano applicati adesivi di colore giallo a forma di fiocco per manifestare solidarietà nei confronti dei nostri Militari Massimiliano Latorre e Salvatore Girone illegalmente detenuti in India da ormai oltre otto mesi». Questo il messaggio standard ripetuto da un centinaio di persone al giorno alla scuderia della Ferrari.
Il circuito Gp si trova nel popoloso stato indiano dell'Uttar Pradesh, a Greater Noida, non lontano dalla capitale, New Delhi, dove la Corte suprema deciderà la sorte dei nostri marò. L'idea di sfruttare il GP in India per non dimenticare i fanti di marina è sorta in rete. Uno dei primi a rilanciare il messaggio è stato l'ex ammiraglio Giuseppe Lertora che spiega al Giornale: «L'ho ricevuto da uno dei miei comandanti quando ero in servizio. Per la giornalista Giuliana Sgrena e le due Simone si sono inventati addirittura le magliette con le loro facce. Mi sembra un'ottima idea coinvolgere un gioiello sportivo nazionale come la Ferrari, almeno per rimuovere lo stato comatoso in cui è piombata la vicenda dei marò».
Il gruppo Facebook «Ridateci i nostri leoni», che conta 67.142 iscritti, ha fatto da volano al «bombardamento» iniziato giovedì sulla pagina della Ferrari oscurando i commenti relativi ai piloti e alla Formula Uno.
Il primo a postare l'appello per il fiocco giallo sulla rossa è stato Giovanni Bacci di Capaci, ex ufficiale della Marina militare alle 18.26 dell'11 ottobre. L'idea gli è venuta dopo aver letto la segnalazione di Elena Spirito Perrone sul GP in India con i marò sempre bloccati. Poi è stato un diluvio. Gianna Stelitano ha aggiunto: «Sono consapevole dell'enorme interesse che la vostra azienda possa avere, ma o siamo italiani... o siamo italioti. Abbiamo l'obbligo di dimostrare al mondo intero il nostro sdegno per quanto accade». Sergio Cavacece specifica: «Vogliamo i nostri marò liberi... mettiamo il fiocco giallo sulle fiancate delle vetture di Alonso e Massa». Fabrizio Giori «da tifoso della scuderia più importante del mondo nonchè da italiano» chiede «a tutta la squadra Ferrari di mettere dei nastri gialli col fiocco in occasione del Gran Premio d'India del 28 ottobre». L'obiettivo è la diretta tv mondiale e Giorgio Maria Ranelli ha scritto pure a Vijay Mallya, patron indiano del GP e parlamentare. Mauro Gianello spiega che «un piccolo gesto = un grande aiuto».
A un certo punto si sparge la voce su Facebook, non confermata, che la Ferrari è pronta ad un gesto di solidarietà. La scuderia avrebbe preso contati con una parente dei marò per l'esposizione di alcuni striscioni, ma non esiste alcun comunicato ufficiale. Edoardo Medini esulta lo stesso: «Forza Ferrari... e vola cavallino... in India ti accompagnerà il ruggito dei Leoni di San Marco». Fra i sostenitori di Girone e Latorre ci sono anche nomi stranieri di gente che scrive perfettamente in italiano.
Molti fan dei marò postano la bandiera della Marina militare con il fiocco giallo in sovrimpressione, il vessillo del leone di San Marco o addirittura la rossa della Formula Uno già con il simbolo di solidarietà ai marò.
Qualcuno si arrabbia come Isa Barini: «Boicottate l'Indiaaaaaa... Tiene prigionieri due militari italiani... Se il governo non agisce fatelo voi... il simbolo migliore di un'Italia che ha ancora orgoglio e dignità».
E ieri il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha assicurato: «Non sono in grado di dire la data, ma i marò torneranno a casa».
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faustobiloslavo.eu

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