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"Ucciso l'italiano sequestrato in Nigeria". Ma non ci sono conferme

Silvano Trevisan sarebbe stato assassinato insieme ad altri sei dipendenti della Setraco

"Ucciso l'italiano sequestrato in Nigeria". Ma non ci sono conferme

I sette lavoratori stranieri rapiti lo scorso 18 febbraio in Nigeria sarebbero stati uccisi. Tra loro anche l'italiano Silvano Trevisan. L’annuncio è stato dato sul proprio sito internet dal gruppo fondamentalista di Ansaru, responsabile del rapimento. A riferire le dichiarazioni dei terroristi, in arabo e in inglese, è il Site, che monitora i forum estremisti su internet. L'esecuzione sarebbe avvenuta come risposta al fallito blitz delle forze nigeriane e britanniche di liberare gli ostaggi. La Farnesina sta facendo le verifiche: l’unità di crisi è al lavoro con tutte le strutture dello Stato coinvolte. Oltre a Trevisan tre libanesi, un britannico e un filippino, tutti dipendenti della Setraco, impresa di costruzioni libanese. Ieri il portavoce dell’esercito nigeriano, Sagir Musa, aveva detto di aver attaccato la zona di Maiduguri dove si trovavano gli uomini di Boko Haram, di aver ucciso 20 islamisti e arrestati altri 25. Ansaru, fondato nel 2012, è un'ala del gruppo estremistico Boko Haram. L’organizzazione jihadista è diffusa nel Nordest del Paese ed è responsabile di numerosi attacchi nei confronti della comunità cristiana.

Un fermo immagine del video di Ansaru mostra cinque corpi a faccia in giù, nella sabbia, e un uomo in mimetica, armato, che sta in piedi. L’immagine fa pensare a un’esecuzione.

Ma al momento non ci sono altri elementi che permettano di confermare, o meno, che l'annuncio dei terrorisri sia vero.

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