Europa

Campi in erba sintetica via dal 2030: la messa al bando della Commissione europea

Nel giro di otto anni tutti i campi da gioco realizzati con materiali plastici dovranno sparire definitivamente

Campi in erba sintetica via dal 2030: la messa al bando della Commissione europea

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Anche i campi in erba sintetica avrebbero le ore contate: secondo quanto stabilito dalla Commissione europea si tratta di superfici dannose per la salute e, proprio per questo motivo, ogni impianto del genere dovrà essere dismesso al massimo entro i prossimi otto anni.

Ciò significa, almeno stando a quanto annunciato, che dal 2030 non esisteranno più campi di calcio, calcetto, tennis, hockey, rugby, football americano o golf in erba sintetica, materiale particolarmente diffuso al giorno d'oggi per questioni connesse alla difficoltà di sostenere i costi molto elevati di impianto e, soprattutto, di manutenzione del manto erboso naturale. Quale sarebbe la ragione alla base di una scelta radicale del genere?

Secondo la Commissione europea i fili d'erba che formano i terreni di gioco sintetici sarebbero una minaccia per la salute degli sportivi e per quella del pianeta: composti in polietilene o polipropilene, sono accompagnati da una serie di granuli elastici, noti col nome di intaso prestazionale, che hanno la funzione di rendere più morbido e resistente il manto e di perfezionare l'interazione dei tacchetti delle scarpe con la superficie stessa. Per contro questi materiali rilasciano nell'aria un certo quantitativo di microplastiche, ed è a queste che la Commissione europea sta muovendo guerra con l'obiettivo di salvaguardare la salute dei giocatori e tutelare l'ambiente.

A corroborare la tesi della Commissione i risultati di uno studio condotto lo scorso anno dalla rivista Environment International, nel quale è risultato che l'80% degli sportivi sottoposti ad analisi dopo aver giocato su campi in erba sintetica presentava tracce di suddette microparticelle plastiche. Una strada, quella percorsa dall'Europa anche in questo ambito, che va a braccetto con le altre misure che sono state di recente adottate come, solo per citare un esempio, la messa al bando dei glitter e di alcuni generi di detergenti e giocattoli.

Quale potrebbe essere l'impatto di una decisione del genere nel nostro Paese? Secondo i dati riportati dalla Figc, in Italia i campi in erba sintetica sono 2.954, vale a dire all'incirca il 22% del totale (13.249). C'è tempo fino al 2030 per trovare una soluzione alternativa, ma è altrettanto vero che non sarà semplice percorrere una via che possa essere agibile per tutti.

Tra campi da calcio/calcetto in affitto e terreni di gioco utilizzati da società calcistiche anche a livello dilettantistico o amatoriale, che scegliendo il sintetico hanno potuto gestire costi di manutenzione decisamente inferiori rispetto al manto erboso naturale, viene da chiedersi quanti saranno costretti a dire basta non potendo più fare fronte alle spese.

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