In banca il riallineamento è automatico e previsto dal contratto di mutuo. Esso tuttavia non è immediato (i primi effetti si avranno sulle rate in scadenza a dicembre) e non è uguale per tutti i mutui, in quanto esiste una serie di variabili che possono far cambiare anche in misura rilevante la somma risparmiata. In primo luogo si deve considerare la scadenza della rata, a cui corrisponde un tasso diverso: se essa viene pagata ogni 30 giorni si prende a riferimento l'Euribor 1 mese (che attualmente è al 4,101 per cento), se la scadenza è trimestrale l'Euribor 3 mesi (4,474), se semestrale l'Euribor 6 mesi (4,544 per cento).
Bisogna poi fare attenzione a come la banca calcola questo tasso. Ogni istituto applica una sua strategia, che risente anche della congiuntura finanziaria. Alcuni scelgono il valore rilevato il primo giorno del periodo (mese, trimestre o semestre precedente), altri l'ultimo giorno del periodo, altri ancora applicano la media dei valori rilevati. In una situazione come l'attuale, con i tassi in rapida discesa, avranno un risparmio maggiore i titolari di mutui a rata mensile con valore dell'Euribor a fine mese (nettamente più basso rispetto a 30 giorni prima), mentre l'effetto sarà più o meno diluito negli altri casi.
Bisogna infine notare che, siccome l'interesse viene calcolato sul capitale residuo, beneficeranno maggiormente del calo dei tassi quanti sottoscrivono oggi un nuovo mutuo, mentre chi ha già rimborsato una parte del capitale ne risentirà in misura proporzionalmente minore.
Le famiglie si aspettano una boccata dossigeno Ma i primi «alleggerimenti» saranno a dicembre
PARAMETRI I mutui a rata mensile con lEuribor calcolato a fine mese sono i più avvantaggiati
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