Roma

Ferrara incoronato dal Pdl «candidato ideale»

Sembra che ormai tutto il Pdl converga sul nome di Giuliano Ferrara come candidato per la sfida in Campidoglio. Prima l’investitura ufficiale l’altra sera di Silvio Berlusconi a Tv7 («sarebbe un sindaco fantastico»). Poi, ieri, Gianfranco Fini durante la Direzione nazionale di An ha detto che quella del direttore del Foglio «è una candidatura autorevole, sempre che lui ci stia», aggiungendo che c’è ancora qualche giorno per decidere. Rimane però il nodo centrale ancora da sciogliere: l’apparentamento della lista del giornalista al Pdl, soluzione che An sarebbe disponibile ad accettare «limitatamente a Roma» ma sulla quale vige ancora il “no“ di Forza Italia. L’Elefantino, da parte sua non sembra però mollare. «Ho già detto che faccio il galoppino di qualunque candidato o il candidato di qualunque partito - ha risposto Ferrara ieri da Genova - purché entrino in Parlamento su mandato specifico a lottare per la vita deputati e senatori che in questi trent’anni invece di voltare la faccia dall’altra parte hanno lavorato nei centri di aiuto alla vita per non lasciare sole le donne». Intanto per lunedì prossimo è in programma un vertice del direttivo di An, convocato appositamente per sciogliere il nodo elettorale delle prossime amministrative e dove si comincerà a parlare di liste. La scelta del candidato sindaco del Pdl sarà peraltro decisiva anche per designare il nome del pretendente alla poltrona di presidente della Provincia. Peraltro con la definitiva rottura tra Casini e Berlusconi, l’Udc correrà da solo anche per le sfide della capitale. Il partito centrista nelle prossime ore infatti, potrebbe annunciare le candidature di Luciano Ciocchetti per il Comune e di Armando Dionisi per la Provincia. Proprio Ciocchetti ieri pomeriggio lanciava la sua stilettata su Giuliano Ferrara: «È un ottimo giornalista ed opinionista, ma non conosce Roma. La sua è una candidatura a perdere. Un modo come un altro per dire a Rutelli che su Roma ha campo libero e che la corsa per il Campidoglio, anziché essere in salita, con un candidato come Ferrara sarebbe in discesa».
Nell’attesa di saperne di più dalle fila del centrodestra, dall’altra parte il panorama appare un po’ più chiaro. Francesco Rutelli ha confermato che annuncerà «entro pochissimi giorni» se si candiderà o meno alla carica di sindaco. «Ho fatto per dieci giorni una serie di visite senza preavviso per i quartieri, ho notato cose interessanti». E ora «tirerò le somme entro pochissimi giorni come mi sono impegnato a fare». Ma la vera novità della giornata è la candidatura per la Pronvincia di Nicola Zingaretti. Da Tivoli, durante un incontro pubblico, è arrivato l’annuncio dell’europarlamentare poco più che quarantenne già segretario della federazione romana dei Ds, dal 2000 al 2004. «Mi candido a guidare la coalizione di centrosinistra - ha detto Zingaretti -, mi auguro che tutti facciano la loro parte, io farò la mia e spero che le forze del centrosinistra si battano unite per questo obiettivo». Vuole essere il presidente della grande riforma Nicola Zingaretti, «un nuovo modello istituzionale che riveda il ruolo svolto dalle Province» sulla base di quanto detto dal leader Veltroni all’assemblea costituente del Pd che ha auspicato un’abolizione delle Province nei grandi Comuni metropolitani. Il cronoprogramma del neo-candidato di palazzo Valentini partirà martedì con l’incontro programmatico con la coalizione nel quale verranno individuati i dieci punti del programma elettorale; mercoledì un incontro con le associazioni sindacali, giovedì con le forze produttive e poi un giro, in 50 giorni, per i 120 Comuni della provincia. Un «progetto mare», che possa entro dieci anni avviare la trasformazione urbanistica e sociale della costa della Provincia, questo uno dei punti del programma elettorale di Zingaretti.

«Bisogna pulire l’acqua e la spiaggia - spiega il candidato - rimodernare le infrastrutture dei Comuni costieri e dotare quella parte di costa di strutture su ferro più fruibili grazie anche all’alta velocità».

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