Cronache

Ferrero ferma la produzione: preoccupa il livello del fiume Tanaro

L'azienda piemontese ha sospeso la produzione a causa del preoccupante innalzamento del fiume Tanaro a rischio esondazione

Ferrero ferma la produzione: preoccupa il livello del fiume Tanaro

La Ferrero ha sospeso la produzione nello stabilimento di Alba a causa delle condizioni di maltempo che hanno portato all'innalzamento preoccupante del fiume Tanaro. In mattinata, una riunione con l'unità di crisi del Comune di Alba deciderà quando si potrà riprendere la produzione.

La decisione, a quanto si apprende, è stata determinata dall'incremento dell'allerta meteo nella zona, emanata dalla Protezione Civile, che è passata da arancione a rossa. Il sindaco di Alba, Carlo Bo, proprio a seguito delle piogge intense che stanno interessando in queste ore tutta la Regione, ha disposto con un'ordinanza il divieto di transito a veicoli e persone sulle strade che accedono agli argini del Tanaro e sospeso tutte le attività comprese tra il fiume e l'argine di protezione.

Nel frattempo, per far fronte all'emergenza, come riportato da La Repubblica, sono state alzate alcune paratie a difesa dell'azienda che, 25 anni fa, venne invasa dall'acqua del fiume, rischiando di compromettere il futuro dell'industria, salvata poi grazie anche all'intervento degli operai arrivati a ripulire lo stabilimento dal fango. Nello stabilimento Ferrero si producono tra le altre specialità la Nutella e i Rocher.

Le condizioni meteo in Piemonte sono ancora pessime: nelle ultime ore si sono verificate forti piogge sulla fascia nord-occidentale, sulla pianura torinese e sui settori appenninici ai confini con la Liguria. Il Po ed i suoi affluenti sono su livelli di guardia: il fiume Bormida è sopra il livello di pericolo ma non si aspettano incrementi significativi mentre il Belbo, che continua ad aumentare la sua portata, ha raggiunto la soglia di pericolo. Altri fiumi come Scrivia e Tanaro sono a rischio esondazione oltre al Lago D'Orta che ha già superato il livello di guardia. Sulle montagne piemontesi in provincia di Torino si sono registrati 20-30 cm di neve sopra quota 1600 metri.

Il pericolo, adesso, oltre alle piogge che continueranno a cadere senza sosta per tutta la giornata, è rappresentato dallo scioglimento della neve alle quote più basse a causa dei venti di scirocco che stanno facendo innalzare le temperature. La quota neve si innalzerà a partire dai 1.700-1.800 metri e sarà quindi possibile un incremento dei livelli idrometrici dei corsi d'acqua nelle pianure torinesi e in alcune sezioni del Po a valle di Torino. Anche il Lago Maggiore è previsto in aumento fino ad arrivare al livello di guardia.

Dall'inizio del maltempo alla Sala operativa della Protezione civile della Regione Piemonte sono giunte 267 segnalazioni da tutto il territorio.

I volontari attivati sono finora 1832, di cui 1123 del Coordinamento regionale, 520 del Corpo Antincendi boschivi, 58 dell'Associazione nazionale alpini e 131 dell'Associazione nazionale carabinieri.

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