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Festa della Repubblica, parata ai Fori imperiali Maroni a Varese: non suonato l'inno di Mameli

Con l’omaggio del capo dello stato alla tomba del Milite ignoto sono iniziate le celebrazioni per il 64° anniversario della Repubblica. Napolitano è arrivato all’Altare della Patria accompagnato dal ministro della Difesa La Russa. Polemiche a Varese

Festa della Repubblica, parata ai Fori imperiali
 
Maroni a Varese: non suonato l'inno di Mameli

Roma - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha dato inizio alle celebrazioni per la Festa della Repubblica con una visita all’Altare della Patria, dove ha reso omaggio alla tomba del Milite Ignoto. Nel suo messaggio, inviato al capo di Stato maggiore della Difesa, denerale Vincenzo Camporini, il presidente Napolitano cita "anni non sempre facili, anni di duro lavoro resi però fecondi dalla forza propulsiva dei valori della nostra Carta Costituzionale: democrazia, libertà, eguaglianza, giustizia".

Rafforzare l'Europa "Su quei valori fondanti abbiamo costruito l’Italia di oggi - dice il capo dello Stato - soggetto protagonista della comunità internazionale e di un’Europa che è chiamata a rafforzare la sua unità. Le difficoltà del periodo che stiamo vivendo, i rischi che oggi corrono la nostra sicurezza e il nostro benessere vanno affrontati con la consapevolezza dei risultati raggiunti. La memoria di coloro che hanno perso la vita per ottenerli prima e per consolidarli poi ci deve aiutare a scegliere la strada da intraprendere in un costante cammino".

Sicurezza e povertà Napolitano sottolinea come "in un mondo sempre più interdipendente, non potrà esservi vera sicurezza se permarranno focolai di minaccia; non potrà esservi vero benessere se anche soltanto una parte dell’umanità sarà costretta a vivere nell’indigenza. Dobbiamo lavorare insieme per la sicurezza e il benessere comune: insieme in Italia, insieme in Europa".

Maroni a Varese, niente inno Mameli Una cerimonia in grande stile per la festa della Repubblica a Varese, con tanto di orchestra, onorificenza al merito, personalità, e il ministro dell’Interno Roberto Maroni, seduto in prima fila nel giardino di Villa Recalcati. Unica particolarità: al posto dell’inno di Mameli l’orchestra giovanile studentesca della provincia ha intonato "La Gatta" di Gino Paoli, "Con te partirò" di Andrea Bocelli e altri pezzi famosi degli ultimi 50 anni della canzone italiana. La replica ufficiale è che l’inno non è previsto nel cerimoniale. Anche durante le celebrazioni iniziate in piazza della Repubblica, con la deposizione delle corone, l’inno non si è sentito.

Il ministro Maroni che ha assistito a tutta la cerimonia, è andato via senza rilasciare alcuna dichiarazione preferendo non parlare "in un giorno di festa come questo".

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