La filosofia è una pizza? I corsi si fanno in trattoria

La filosofia è una pizza? I corsi si fanno in trattoria

In pizzeria per capire la crisi. Davanti ad un forno a legna per parlare di filosofia e psicoanalisi. A Milano si rilegge la scuola peripatetica dei grandi filosofi della Grecia classica e invece della stoà, ci sono i Navigli, l'alzaia ed un locale, l'«Officina 12», dove anche per questo autunno sta per ripartire la scuola di Filosofia meno «scolastica»" che c'è.
Nessuna struttura, un'organizzazione di soli volontari, un comitato che si autotassa se ci sono spese, incontri gratuiti aperti a tutti, con il meglio delle teste pensanti di Milano e dintorni.
Appuntamento ogni domenica alle 10.15, per una sorta di messa laica e di pensiero. Ad inventare «Filosofia sui Navigli» è stato undici anni fa Pietro Tamburrini, avvocato milanese, residente ed innamorato dei Navigli. I primi incontri al secondo piano di un bar in piazza XXIV maggio, poi è stata la volta del ristorante El Brelin. Ora, cornice delle discussioni sono gli ampi spazi dell'"Officina" che coniuga il sapore rustico di un tempo agli ultimi ritrovati di design. Un parterre perfetto per affrontare i mattoni del sapere.
Negli anni la formula degli incontri si è modificata secondo le richieste del pubblico ed è così che in questo 2012 non poteva che essere la crisi il convitato di pietra degli incontri.
Oggi si ricomincia con Stefano Zamagni, ordinario di Economia politica all'Università di Bologna dopo una lunga carriera a Parma e alla Bocconi.
L'economista è anche presidente dell' agenzia per il Terzo Settore e sarà proprio la sua conoscenza del mondo delle Ong a segnare il fil rouge della discussione dal titolo «L'Economia della Felicità e del Dono».
Cardine dell'incontro sarà uno dei leit motiv della ricerca del professore su come umanizzare l'economia.
L'appuntamento di oggi segna il giro di boa con il nuovo anno accademico che dal 21 ottobre sarà dedicato a «Filosofia e psicoanalisi», analizzando il loro rapporto ai tempi della crisi. Suicidi e depressione, i grandi mali del nostro tempo che la congiuntura economica non fa che aggravare, sono stati ancora un volta lo spunto del pubblico per imbastire il ciclo di conferenze che avrà, oltre alla consueta regia di Alessandro Ghisalberti, docente di Storia della Filosofia medievale all'università Cattolica del Sacro Cuore, e di Affari Italiani, anche la supervisione dello psicanalista Paolo Nepoti.
Si partirà da Boezio e quindi dai pensatori medievali che di periodi bui si intendevano per capire quale fosse, già mille anni fa, il contributo della filosofia all'andamento della società.
Si arriverà poi a sondare quanto, nella modernità, psicanalisi e filosofia percorrano due vie parallele e quanto invece ancora oggi abbiano da spartire nel parlare all'uomo di conscio ed inconscio.
Linguaggio divulgativo, dialogo, e apertura a quesiti e dubbi del pubblico hanno reso vincente la ricetta di Filosofia sui Navigli che ha appena festeggiato gli 11 anni di corsi con un incontro fra tutti 145 relatori che negli anni si sono avvicendati su questa cattedra così poco canonica.
Su questa riunione plenaria è stato anche realizzato un e-book, un vademecum di questo «otium» all'ombra del forno di una pizzeria.
E poi non si dica che la filosofia è una pizza.


Info Officina 12, Alzaia
Naviglio Grande 12,

tel 02 89422261,

la domenica dalle 10.15

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