Politica

FOLLIA WRESTLING

Nino Materi

Mini basket? Roba per ragazzini spilungoni. Scuola calcio? Troppo banale. Nuoto? Noiosetto. Corso di wrestling? Evviva! Anzi, «mucho gusto», come direbbero i fan di Rey Mysterio: uno dei «clown» più amati del «Circo Wrestling». Un immaginario tendone sotto al quale sono sempre di più gli spettatori stregati dalle acrobazie e dai colpi (a salve) di questa compagnia di giro diventata fenomeno di costume con tanto di business. Roba grossa negli Usa, ma roba tutt’altro che trascurabile anche in Italia dove lo show ha già conquistato il prime time televisivo. Per la gioia dei più giovani e per la disperazione del Moige (il Movimento dei genitori) che contro il wrestling ce l’ha a morte in quanto «istigatore di violenza». Moige che - quando leggerà quanto stiamo per scrivere - avrà un motivo in più per levare alta la sua protesta. Ecco la notizia: dal 27 giugno al 2 luglio si svolgerà a Torino il primo corso per baby wrestler dai 14 anni in su. Abbiamo chiesto il modulo di iscrizione alla Nu-Wrestling Federation (con sede in via Remmert, 34 - 10077 San Maurizio C.se - Torino) ricevendo le seguenti informazioni: «Entro 5 giorni dall’invio del modulo dovrà essere inviata via fax la copia del versamento di acconto pari a euro 190. Gli iscritti dovranno versare il saldo in contanti, pari a euro 200, prima dell’inizio del corso. Il giorno della convocazione gli iscritti dovranno esibire un certificato medico di sana e robusta costituzione. Il giorno della convocazione verrà riconosciuto un regolamento utile per il corretto andamento delle lezioni e il reciproco rispetto. La scuola è aperta esclusivamente ai maggiori di anni 14. I minorenni dovranno essere accompagnati il giorno della convocazione da un genitore o da un adulto facente le sue veci. In caso la direzione della scuola riscontrasse che le informazioni riportate nel modulo non corrispondano a verità o per qualsiasi altra inadempienza relativa al modulo di iscrizione, la Nu-Wrestling Federation avrà piena facoltà di respingere il candidato e trattenere l’acconto. Le lezioni si terranno a porte chiuse, pertanto non saranno ammessi amici/parenti o spettatori in genere»; ultima condizione che il candidato è chiamato a sottoscrivere: «Cedo alla Nu-Wrestling Federation i diritti di immagine per riprese televisive durante il corso».
Ma chi c’è dietro alla «Wrestling School»? Una delle organizzatrici si chiama Laura Martinetto, ha 24 anni, e un fisico da top model: alta, occhi celesti, capelli biondi. Però la sua vera specialità è il wrestling: «Abbiamo dovuto respingere le iscrizione di diversi under 14 e questo mi è molto dispiaciuto. Per gli adolescenti il wrestling e un surrogato dei vecchi cartoni animati, mentre per gli adulti ha la stessa valenza di una soap opera. È bene ripeterlo per l’ennesima volta: tutto ciò che accade sul ring è falso, così come è falso lo stesso ring...».
Un ring «falso», in che senso? «Il fondo è imbottito per ammortizzare le cadute mentre sotto c’è un sistema di microfoni che amplifica l’effetto dei colpi. Se mai qualcuno si facesse male davvero, per il wrestling sarebbe la fine. Per questo è fondamentale arrivare sul ring preparati psicologicamente e con una formazione fisica da atleta modello».
Quanto alla postilla dove si fa riferimento alle «riprese televisive», Lara non nasconde che tra i possibili utilizzi delle immagini potrebbe esserci la realizzazione di un «reality» da proporre alle emittenti che già seguono con attenzione il fenomeno wrestling. Non a caso - come ha dichiarato la «voce» di Sky Italia, Luca Franchini: «sono molti i ragazzini che inviano in redazione cassette con i loro incontri». Aggiungendo, sull’argomento, un parere che non lasca certo adito a dubbi: «Sono idioti, e non ho paura di dirlo anche durante le dirette».


Eppure c’è chi giura che per gli incontri in tv dei baby-wrestler, sia già scattato il conto alla rovescia.

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