Economia

Francia e Germania all'Italia: "Bene l'anticipo della manovra"

Messagguio congiunto della cancelliera tedesca e del presidente Francesce. Giornata ricca di contatti fra i leader europei e i ministri delle finanze c’è attesa per le "riunioni telefoniche" che dovrebbero tenersi in nottata in chiave G7 e Bce. Secondo il Wall Street Journal la Banca Centrale Europea starebbe valutando l'acquisto di bond spagnoli e italiani su "vasta scala"

Francia e Germania all'Italia: 
"Bene l'anticipo della manovra"

Bruxelles - Francia e Germania approvano le direttive del governo italiano contro la crisi, ma l'attuazione deve avvenire in tempi brevissimi. È quanto si legge in un comunicato congiunto inviato da Sarkozy e dalla Merkel e diffuso dall'Eliseo: "l'obiettivo del governo italiano di arrivare al pareggio di bilancio con un anno di anticipo è di una importanza fondamentale Ora un'attuazione rapida e completa delle misure annunciate è essenziale per restituire la fiducia dei mercati".

Wsj: "Bce pronta all'acquisto di bond italiani e spagnoli"
La Banca Centrale Europea sta valutando l'acquisto di bond spagnoli e italiani su "vasta scala". Lo riporta il Wall Street Journal. L'intervento della Bce su Italia e Spagna è uno spartiacque negli sforzi dell'Europa. La decisione di acquistare titoli di Stato italiani equivale ad accettare che gli stati membri dell'area euro non sono in grado o non vogliono rispondere efficacemente alla crisi "lasciando la Bce come ultima risorsa. E questo potrebbe cambiare la natura dell'Unione monetaria". La riunione sarà probabilmente tesa con le divisioni fra Nord e Sud Europa. "La decisione di acquistare titoli di stato dell'Italia e della Spagna" si tradurrà nella maggioranza dei membri del consiglio direttivo a favore e una fazione guidata dalla Germania contraria. La Bce per frenare il contagio "dovrebbe acquistare una significativa quota di bond. L'Italia e la Spagna emettono 600 miliardi di euro di bond l'anno e secondo Bnp Paribas" la Bce "potrebbe acquistarne 230-400 miliardi di euro".

Pressing di Trichet Il presidente della Banca Centrale Europea, Jean Claude Trichet, vuole che il Consiglio direttivo dell’organismo finanziario prenda in giornata la decisione sull’acquisto dei titoli di Stato italiani. Se si deciderà di intervenire, ha spiegato la fonte, la Bce e le banche centrali cominceranno l’acquisto di obbligazioni in apertura dei mercati lunedì mattina.

La conference call dei Paesi del G7 I Paesi del G7 hanno deciso di tenere una conference call dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali lunedì mattina. Fonti del governo giapponese avevano precisato in precedenza che la riunione si terrà prima dell’apertura dei mercati asiatici, alle due di notte in Italia. Al termine dell’incontro potrebbe essere diffuso un comunicato. In queste ore avvengono febbrili consultazioni tra i leader politici e finanziari nel timore di un nuovo tracollo del mercato dopo il declassamento del debito Usa e le crescenti preoccupazioni per la crisi dei debiti sovrani nell’area euro. In serata, si riunirà anche il direttivo della Bce (partecipazione prevista anche del futuro presidente, Mario Draghi) che dovrebbe decidere, secondo fonti Reuters, l’acquisto dei bond italiani; così che in apertura dei mercati, lunedì mattina, la Bce e le banche centrali cominceranno l’acquisto di obbligazioni per tentare di evitare un nuovo tracollo. La Bce ha riattivato il controverso programma di acquisto dei bond giovedì scorso, ma finora ha comprato solo piccole quantità di obbligazioni irlandesi e portoghesi. Nella notte italiana (la mattina in Asia) c’è già stata una conference call dei vice-ministri finanziari del G20.

L'Italia è un partner vitale "L’Italia è un partner indispensabile. Se l’Italia salta, salta la Germania, l’Europa e alla fine il mondo. Quindi l’Italia non salterà", ha spiegato l’economista francese Alain Minc, uno dei consiglieri più vicini al presidente transalpino Nicolas Sarkozy, in una intervista al settimanale Journal du Dimanche. Questa nuova crisi, è il ragionamento, "non ha niente a che fare con quella del 2008.  Subiamo un attacco di follia che ha tre radici: l’irrazionalità degli investitori, l’incoerenza delle banche e l’incultura delle agenzie di rating". "E' affascinante - ha aggiunto - vedere con quale superficialità le agenzie di rating giudicano i Paesi. Per l’Italia, non considerano che il debito è per la maggior parte in mano agli italiani, che il 30% di economia sotterranea non figura in alcun conto, e non tengono conto della forza della sua industria".

"La crisi che ha fatto affondare i mercati ha un immenso merito: spingere i Paesi della zona euro a fare di più verso l’integrazione economica", ha concluso Minc secondo cui "stiamo andando a grandi passi verso la governance economica europea voluta dalla Francia, in cambio di parametri di buona gestione imposti dalla Germania".

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