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Frattini «Sono preoccupato» Gli Usa: dubbi sul voto

Il ministro italiano degli Esteri, Franco Frattini, segue «con attenzione e preoccupazione» gli avvenimenti iraniani. La Farnesina auspica che «possano essere compiuti i necessari passi per accertare che l’esito del voto rifletta appieno la volontà espressa dal popolo iraniano e che la situazione non conduca a ulteriori degenerazioni». Congratulazioni ad Ahmadinejad sono invece giunte dal presidente afghano Hamid Karzai, dal presidente dell’Irak Jalal Talabani e dal leader di Hezbollah in Libano, Hassan Nasrallah. Dagli Usa i primi commenti più espliciti sulla rielezione del presidente iraniano Ahmadinejad arrivano ieri per bocca del vicepresidente Joe Biden. «Ho dei dubbi, ma eviteremo commenti fino a quando non vi sarà una revisione dell'intero processo», ha detto Biden intervenendo sulla tv Nbc. A una domanda sulla proclamazione della vittoria di Ahmadinejad, Biden ha risposto: «Per ora dobbiamo accettarla, ma c'è una terribile quantità di domande su come è stato condotto questo voto. Vedremo. Dobbiamo aspettare e vedere. Non abbiamo fatti sufficienti per un chiaro giudizio». L’interesse degli Usa, ha precisato Biden, è lo stesso manifestato prima del voto: fermare la corsa all’armamento nucleare di Teheran e interrompere il sostegno alle organizzazioni terroristiche. «Inaccettabili» per la Germania «le azioni violente delle forze di sicurezza contro i manifestanti».

Il ministro tedesco degli Esteri Frank-Walter Steinmeier ha inoltre chiesto alle autorità di Teheran di fare luce sulle presunte irregolarità dello scrutinio.

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