Roma

Fuoco amico per il «paparazzo»

Lesioni gravissime, aggravate dall’aver determinato il pericolo di vita per l’attrice e dall’uso di un’arma impropria, ossia uno spray al peperoncino. Per questa accusa il pm Andrea Mosca, della Procura di Roma, ha chiesto la convalida dell’arresto e la contestuale emissione di una misura cautelare in carcere, nei confronti di Mauro Terranova, il fotografo che giovedì pomeriggio ha investito l’attrice Claudia Pandolfi a piazza Vescovio. L’uomo, che non ha precedenti penali, si trova nel carcere di Regina Coeli. Entro 48 ore il gip dovrà pronunciarsi sulla richiesta del magistrato. E se ieri l’attrice ha ricevuto la solidarietà i fiori, le telefonate e gli auguri di tanti attori come lei, Mauro Terranova, invece, è stato colpito e affondato dal “fuoco amico” dei suoi colleghi: Rino Barillari, alias “The King” dei paparazzi, prende le distanze, assieme ad altri suoi colleghi fotogiornalisti, che chiamano in causa l’Ordine dei giornalisti. Dopo un intervento chirurgico per drenare alcuni versamenti al torace dovuti alla violenta caduta, le condizioni dell’attrice - che ha riportato anche la rottura di due costole - sono definite stazionarie ma non preoccupanti. Claudia Pandolfi era stata ricoverata giovedì sera al policlinico Umberto I, dopo essere stata trascinata per alcuni metri dall’auto del paparazzo al termine di un alterco. L’attrice, che ha un figlio di tre anni nato dalla sua relazione con il cantautore Roberto Angelini, stava rientrando nella sua abitazione, vicino a piazza Vescovio, quartiere bene della capitale, quando ha visto che all’interno di una Nissan Micra scura un fotografo che le stava «rubando» alcuni scatti fotografici. L’attrice si è avvicinata al paparazzo chiedendo la restituzione del rullino e con lui avrebbe avuto una animata lite. Improvvisamente però il fotoreporter ha ingranato la marcia per allontanarsi ma l’attrice sarebbe rimasta aggrappata allo sportello per alcuni metri.
Ieri il suo agente ha confermato che le condizioni dell’attrice non sono preoccupanti: «Claudia è una persona molto forte, sta bene, è sveglia e ha parlato con la famiglia». Mazzi di fiori e tanta curiosità al reparto del Policlinico Umberto I dove è ricoverata. Gli auguri a Claudia di «pronta guarigione» arrivano da tanti colleghi attori come lei e dal produttore Pietro Valsecchi della Taodue, che con la Pandolfi ha lavorato in numerose fiction come Distretto di polizia. Valsecchi in particolare ha voluto rivolgerle, un saluto pubblico: «Le auguriamo una pronta guarigione esprimendo tutti l’auspicio che quello che è successo a lei non accada mai più», ha detto il produttore, anche a nome di tutti gli attori della serie, Simona Cavallari, Claudio Gioè, Giulia Michelini e del resto del cast. «Mi dispiace molto - ha spiegato la Michelini -: con Claudia abbiamo lavorato insieme in Distretto, interpretavo sua sorella più piccola. Ora non voglio criminalizzare i paparazzi in generale anche perché chi fa il nostro mestiere sa che finire fotografato sui giornali fa parte, se vogliamo, anche del nostro lavoro. Ma in certi casi ci sono limiti che non vanno superati, quando ci sono di mezzo i bambini». Anche Francesca Chillemi pensa che debbano esistere dei limiti: «A me è capitato di chiedere di non essere fotografata e di avere dei rapporti più che civili.

A Claudia invio un grosso in bocca a lupo».

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