Cronache

Anche il Comune si convince: «Il bruco fa schifo, va demolito»

«Nel luglio 2009 l'assessore Corda aveva annunciato l'opera di bonifica del bruco, il sovrappasso pedonale in plexiglass di Corte Lambruschini. La spesa sarebbe stata di ottomila euro, ma finora la giunta Vincenzi e quella di Doria non hanno fatto niente. Il manufatto giace da lunghi anni in uno stato di degrado indescrivibile, in totale fatiscenza, con scale mobili e ascensori inutilizzati. Nel corso degli anni si è trasformato in un dormitorio di zingari, sbandati e tossicodipendenti e risulta pericoloso per bambini e anziani che vi transitano o attraversano nelle immediate vicinanze. Che lo teniamo su a fare?».
Ieri in Sala Rossa il capogruppo della Lega Nord Edoardo Rixi, ha dato uno scossone alla giunta per far abbattere il «bruco» più brutto e meno usato al mondo. E per una volta i compagni hanno detto: «da», «sì». «Sono d'accordo con Rixi - ha spiegato l'assessore Gianni Crivello - perché il bruco va demolito. Il sovrappasso ha costi di gestione e di manutenzione molto elevati, ha due ascensori e due scale mobili a cielo aperto sgangherate. Un'alternativa esiste. È ridisegnare l'attraversamento pedonale a raso regolato dai semafori. Inoltre, la struttura è esteticamente brutta. È arrivato il momento di demolire, ma la demolizione ha un costo. Cercheremo di farla rientrare nei lavori dell'opera per la messa in sicurezza del Bisagno. Nei prossimi giorni ci sarà una riunione anche con il municipio».
Dal pessimo biglietto da visita in centro città del «bruco» sgangherato al sottopasso allagato, chiuso dopo l'alluvione lo scorso anno. Ieri, sollecitato dalla mozione presentata dal capogruppo del misto Francesco De Benedictis (ex Idv e ora Gruppo misto Diritti e Libertà), l'assessore Francesco Oddone ha annunciato di avere trovato un accordo con i commercianti per la risistemazione delle attività commerciali colpite dai danni. Il sottopasso Cadorna rimarrà sempre chiuso per ragioni di sicurezza, ma la proposta della giunta per soluzioni alternative sembra avere trovato l'accettazione da parte dei commercianti. Nelle «bocche» d'uscita su via Venti Settembre sarà fatta un'opera di tombinatura e verranno installati due gazebi. Altri due locali sono stati recuperati non distante, nel tunnel Metro a Brignole, su concessione di Amt. Altri sei gazebo verranno installati nei giardinetti antistante la stazione Brignole, uno sarà recuperato in via San Vincenzo e un altro nel mercato di Piazza Terralba.
«Ho incontrato i rappresentanti dei commercianti - ha spiegato Oddone - e pure quelli della Soprintendenza, che appaiono favorevoli a quelle soluzioni alternative. Il tutto sarà realizzato entro la prossima primavera». Si è discusso pure del rilancio di Genova dal punto di vista turistico e dei tour operator. Il consigliere Pdl Stefano Balleari ha presentato un'interpellanza sulla carenza dei voli da e per l'aeroporto Cristoforo Colombo e sulla quasi inesistente presenza di servizi per i professionisti della promozione e del turismo.
«Il nostro aeroporto - ha detto Balleari - è stato abbandonato dalle compagnie low cost Blu Panorama e Ryan Air per i voli Genova-Roma. Nel 2011 volare da e per la capitale costava mediamente 50 euro. Con la monopolizzazione di Alitalia i costi cono raddoppiati. È vero che è la Regione protagonista in tal senso, ma il Comune deve intervenire per promuovere la città e i servizi per i tour operator». «Balleari ha ragione - ha spiegato l'assessore Carla Sibilla - Genova è ancora poco conosciuta tra i professionisti che progettano itinerari turistici in Italia.

A gennaio istitueremo delle commissioni consiliari per arrivare velocemente a un risultato e promuovere la città».

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