Cronache

L'occupazione del Municipio «In via Piacenza abbandonati»

La giunta del municipio Media Val Bisagno è inciampata in via Piacenza. Sì perché ieri, durante la seduta di consiglio, è scoppiata una bagarre: la maggioranza è stata duramente attaccata da un gruppo di cittadini inferociti per le condizioni dei marciapiedi della strada nel quartiere di San Gottardo. La scintilla che ha acceso la miccia è stata l'interrogazione del consigliere del Pdl Paolo Aimè: «È dallo scorso ottobre che aspettiamo risposte, da quando fu eseguita la prima verifica sullo stato drammatico della strada - ha sottolineato il consigliere - non è stato fatto nulla in questi otto mesi, la gente cade e si fa male». La risposta dell'assessore ai Lavori Pubblici Gian Antonio Baghino: «È una questione complicata, stiamo cercando di capire come muoverci. Mi sto impegnando, ma i tempi sono lunghi».
Un giro di parole che proprio non è andato giù ai cittadini presenti in sala. «I marciapiedi mostrano buche profonde, gli anziani finiscono all'ospedale e voi non sapete darci risposte?», ha tuonato un abitante. «Siete vergognosi», ha urlato un altro. Alcuni dei consiglieri di maggioranza hanno provato a stemperare la tensione chiedendo rispetto per il «luogo istituzionale», ma è stato tutto inutile. «Ci avete abbandonato, vi fate vedere solo per le elezioni», ha rinfacciato un bisagnino. E ancora: «Qualche settimana fa, a causa di una buca profonda, sono caduta. Mi hanno dovuto trasportare al pronto soccorso», ha raccontato Anna Maria. «Buche, topi, odore di orina e cemento spaccato. Cari consiglieri, venite voi a vivere in una zona del genere, invece di masticare scuse», ha rincarato Antonella.
Il presidente Gianelli, viste le urla e la dura protesta, ha dovuto sospendere momentaneamente la seduta per lasciare parola agli abitanti, che hanno messo nel mirino l'assessore Baghino, definito «un parolaio» nella definizione più cortese. Per buttare acqua sul fuoco si è deciso di indire un'assemblea pubblica sulla questione. A quel punto gli animi si sono placati e gli «indignados» di via Piacenza hanno abbandonato la sala. «Capisco le proteste dei cittadini, va bene tutto, ma credo che queste persone vengano invitate alle sedute per strumentalizzare le questioni e mettere in difficoltà la giunta», ha concluso polemicamente il presidente Gianelli.
Inoltre delusione e rammarico fra le fila della minoranza che si è vista respingere un emendamento che avrebbe supportato maggiormente il cibo locale. In consiglio, infatti, è stata presentata dai gruppi di maggioranza una mozione che, in linea con un decreto legge del luglio 2011, stabilisce che nelle mense scolastiche dei quartieri si punti, in maniera più consistente, su prodotti biologici e con criteri minimi ambientali. A questa proposta, accolta da tutti positivamente, il Pdl chiedeva che venisse aggiunta una valorizzazione dei prodotti locali e a chilometro zero. «Questo non solo aiuterebbe la nostra economia - ha spiegato Aimè - ma ridurrebbe anche i costi di trasporto, essendo cibo locale, della nostra terra». A fare da pecora nera, prima della votazione, il consigliere Sergio Pagnoni dell'Italia dei Valori che ha dichiarato: «Quanto richiesto dal Pdl mi sembra sensato e in linea con la mozione, perché non dovremmo far passare un emendamento che tutela i nostri prodotti?». L'emendamento è stato però bocciato con i voti della maggioranza che non ha fornito una vera spiegazione del perché di questa decisione, nonostante le richieste di chiarimento da parte dei proponenti. «Un "no" ideologico», ha mormorato qualcuno sconsolato.


Infine è stata votata all'unanimità l'apertura di un nuovo ufficio postale nel quartiere di Staglieno, nello specifico in via delle Ginestre.

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