Cronache

La nuova Genova si scopre «elettrica»

(...) l'automobilista a Palazzo Tursi». Praticamente il contenzioso è finito a tarallucci e vino, con reciproca soddisfazione, ma intanto la segnaletica è stata portata a termine regolarmente (anche ad uso degli agenti della Polizia municipale) e, soprattutto, è stato dato il via ufficiale alla nuova rete di ricarica cittadina per i veicoli elettrici.
La cerimonia di battesimo s'è svolta ieri a Palazzo Ducale, corredata da un corteo di auto alimentate a batteria che hanno fatto passerella da piazza Matteotti al Porto antico. In sostanza: grazie a un protocollo d'intesa tra Enel e amministrazione comunale curato dalla direzione Mobilità di Tursi nell'ambito del progetto «Genova Smart City», sono state installate in città 17 nuove infrastrutture di ricarica, delle quali 13 a disposizione dei cittadini e 4 per il servizio di car sharing. I siti, dove i cittadini genovesi dotati di auto elettriche potranno ricaricarle: la stazione Brignole, piazza Verdi, piazza Marsala, via Ettore Vernazza in Piccapietra, via Brigata Liguria, piazza Paolo da Novi, via Ceccardi (nei pressi del Palazzo della Regione), piazza Matteotti, via Volta (Ospedale Galliera), Sestri Ponente in largo Fausto Coppi, alla Fiumara in via Pacinotti, via Di Francia (Matitone e Wtc) e presso la stazione Principe in piazza Acquaverde. Altre quattro infrastrutture sono dedicate per il servizio di car sharing: in Spianata Castelletto (piazza Villa), piazza Marsala, piazza Matteotti, e presso la stazione Principe (via Fanti d'Italia). A queste si aggiunge la colonnina di ricarica pubblica installata nei pressi del Punto Enel di via Brignole De Ferrari. Costo della ricarica: 1 euro. Tempo di ricarica: veloce 20 minuti, standard 3 ore. Autonomia: da 80 a 120-140 chilometri a seconda del modello di auto.
Tutte le infrastrutture - ha spiegato in particolare il direttore della Divisione Infrastrutture e Reti di Enel, Livio Gallo - sono installate in luoghi pubblici dotati di un parcheggio riservato alla ricarica. Una card elettronica collegata a un contratto di fornitura di energia consentirà il riconoscimento immediato del cliente. Le colonnine, inoltre, sono dotate di una doppia presa, secondo gli standard italiani e internazionali, e permettono di ricaricare in ambito pubblico tutti i veicoli elettrici di nuova generazione presenti attualmente sul mercato. «L'innovazione tecnologica del sistema di ricarica Enel - aggiunge Gallo - si basa su infrastrutture di ricarica, pubbliche e domestiche, dotate al loro interno di un contatore elettronico, e su un sistema di gestione da remoto che consente di offrire agli eco-automobilisti servizi evoluti e la possibilità di ricaricare i loro veicoli in modo semplice, conveniente e sicuro». I possessori di veicoli elettrici potranno parcheggiare gratuitamente nelle Aree Blu, registrando l'auto elettrica presso il gestore dei parcheggi.
Le premesse ci sono tutte, insomma, per far rendere al massimo un investimento che ha anche una prospettiva di salvaguardia ambientale, visto che le auto elettriche hanno praticamente emissioni zero: un investimento, dunque, che punta allo sviluppo del trasporto sostenibile per una «città intelligente». Lo ha sottolineato, per l'occasione, anche il sindaco Marco Doria, presente alla cerimonia di inaugurazione con l'assessore Dagnino, il responsabile in giunta dello Sviluppo Economico e di Smart City, Francesco Oddone, e il direttore del Porto Antico, Alberto Cappato. «Genova, con le sue pendenze - dichiara fra l'altro il sindaco -, è una città impegnativa per la mobilità, ma questa innovazione dimostra che è possibile sviluppare l'impiego dell'auto elettrica e il servizio di car sharing all'interno di un sistema di trasporto che ci proponiamo di rendere sempre più integrato».
L'installazione delle colonnine di ricarica, effettuata da Enel Distribuzione - aggiunge Gallo -, è avvenuta secondo un programma condiviso con l'amministrazione comunale, tenendo conto delle caratteristiche della città e delle esigenze di trasporto di cittadini e turisti, con particolare attenzione ai pendolari e ai circuiti artistici e culturali. Si associa convintamente la società Porto Antico: secondo Cappato, «abbiamo iniziato un percorso di responsabilizzazione verso la città intelligente con il progetto europeo “Illuminate“ sull'illuminazione led nell'area del Porto. Proseguiremo nel prossimo futuro integrando l'intera area con i sistemi di trasporto elettrico». Doveroso ricordare, comunque, che nello stesso settore a Genova sono già attive altre due aziende, che aderiscono alla Associazione Genova Smart City: «Syntonia» offre un servizio di noleggio di auto moto e bici elettriche, mentre «Ecomission» di Walter Pilloni (anch'egli presente ieri alla presentazione della rete di ricarica) produce scooter elettrici che hanno incontrato subito il favore del mercato.
In chiusura, l'assessore Odone ha voluto annunciare ulteriori novità, come banchine elettrificate, taxi e auto elettriche, mini pale eoliche sulla diga foranea: «Genova guarda al futuro. E lo fa attraverso ecologia, mobilità sostenibile e riduzioni delle emissioni di C02. La nuova Genova - è la promessa solenne - sarà innovativa ed ecologica». Il primo tassello riguarda proprio l'uso delle auto a benzina. Da disincentivare. Un altro punto importante riguarda i taxi: «Stiamo pensando - spiegano all'unisono il sindaco e l'assessore - ad una rete di taxi elettrici che percorreranno il centro cittadino. Questo permetterà di ridurre notevolmente le emissioni inquinanti». Anche il «car sharing» sarà esclusivamente elettrico e queste auto potranno percorrere le corsie gialle. Si pensa, infine, anche alle banchine elettrificate in porto, «per evitare gli inquinamenti pesanti delle navi che entrano nello scalo» e ad un sistema di «mini pale eoliche sulla Diga Foranea» per autoprodurre energia elettrica. Incalza il sindaco: «C'è il progetto di chiudere alcune zone della città alle auto inquinanti».
A questo punto l'auspicio dei cittadini, parafrasando il genovesissimo Mazzini, è di passare al più presto dal pensiero all'azione.

Proviamo ad essere fiduciosi.

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